Sono veramente lieto di avere avuto l’opportunità di recensire un disco stupendo come questo; e sono altrettanto felice di potervene parlare, amici lettori di
www.metal.it, sapendo che tra di voi ci sono non pochi estimatori del power symphonic metal, genere che annovera, tra le sue punte di diamante, i nostrani Rhapsody of Fire. Ebbene, Turilli e soci da oggi sono un po’ meno soli: arrivano dalla “mia” Romagna gli
Ancient Bards!
Dopo aver dato alle stampe un EP a titolo “
Trailer” (recensito dal nostro staff), i nostri si sono presi ben due anni per portare a compimento il primo capitolo di una saga affascinante ed avvincente, che si tuffa a capofitto nel fantasy più puro, tra spade, dragoni, misteri e maghi. La storia, scritta magistralmente dal tastierista Daniele Mazza, è resa sonoramente con un sound bombastico, pieno, prodotto benissimo e suonato con i contropifferi, grazie al quale gli Ancient Bards dimostrano di eccellere nel power più lanciato, veloce e potente che ci sia, seppur cesellato da opportuni inserti sinfonici, senza lesinare.
La stupenda, potente e ispiratissima voce di Sara saprà guidarvi nei meandri di un album che è già un piccolo capolavoro, che si lascia ascoltare tutto d’un fiato; sin dall’opener “
The Birth of Evil” (di cui potete ammirare il video qui in basso), il sound degli Ancient Bards spicca in tutta la sua maestosità, raggiungendo, facendo propri e superando tutti i clichè del genere, e riuscendo a pennellare un gusto tutto personale nell’interpretazione del power symphonic, laddove il genere risulta uno dei più statici e difficili da “manipolare”. Tra le atmosfere mainstream di “
Four Magic Elements”, lo speed più selvaggio di “
Only the Brave”, l’epica e liricissima “
Lode al Padre” ed una stupenda “
Faithful to Destiny”, 58 minuti scorreranno come acqua fresca nella gola di un assetato, lasciandovi il piacevole sentore di aver imbeccato l’acquisto… Certo, i riferimenti ai “padri” Rhapsody ci sono tutti: dal numero di tracce, al brano dal titolo (e poco altro) in italiano, dallo stile alla scelta degli arrangiamenti, i Bardi hanno genitori ben noti; ciò non toglie che i nostri abbiano saputo, grazie soprattutto al timbro della bella singer, ritagliarsi un personaggio a suo modo unico, seppur simile ai suoi predecessori.
A parere di chi scrive, “
The Alliance of the Kings” è il primo passo degli Ancient Bards nell’olimpo dei grandi nomi. Solo la Storia ci dirà se le famose rose saranno fiorite…