Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2001
Durata:58 min.
Etichetta:Locomotive Music
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. CONTINUUM (IN EXTREMIS)
  2. ASYLUM SEEKERS
  3. THE CATALYST
  4. INTRUSIONS OF MADNESS
  5. (MOMENTARY) LAPSE OF REASON
  6. MIRROR IMAGE
  7. SENTIMENT IN SANCTUARY
  8. WHAT YOU SOW, YOU REAP
  9. ASPHYXIA
  10. COLLIDE-O-SCOPE
  11. POETIC JUSTICE

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Torna per il secondo episodio la creatura di Ian Perry, Consortium Project. Dopo il primo album uscito poco più di un annetto fa, "Continuum in Extremis" prosegue il discorso intrapreso in passato con un concept dalla tematiche molto interessanti, il genere umano e la clonazione, la natura...

Ian Perry, anche questa volta, si circonda di ottimi musicisti, tanto che la presenza di Dirk Bruinenberg (Elegy), Gunter Werno (Vanden Plas), Patrick Rondat (Elegy, Jean Michel Jarre) e Thomas Youngblood (Kamelot) danno una buona mano a rendere il disco più appetibile.

In sostanza questo Continuum In Extremis è un buon prodotto con un buon songwriting ed una produzione sufficientemente valida. Molto interessante il sound che mostra i lati diversi dei membri che li compongono, infatti risulta essere un ibrido di power e metal progressive, con prevalenza del primo.
Il "problema" di questo disco è che in alcuni momenti si avverte una sensazione di forzatura; mi spiego meglio, alcune situazioni strumentali sono incollate lì perchè ci devono essere, non sono una conseguenza della canzone stessa. Ugual discorso vale per alcune accelerazioni in doppia cassa, troppo "artificiali".

Per il resto il disco si ascolta con piacere, il concept è sufficientemente interessante e le canzoni mi sono piaciute, anche se non tutte allo stesso modo; il lavoro presenta comunque momenti "deboli" lasciando alla parte finale del disco il compito della migliore in assoluto.
Infatti è proprio con le power progressive "Asphixya", "Collide-o-Scope" e "Poetic Justice" che il disco decolla e mostra i suoi momenti migliori.
Certo, come molti prodotti, anche questo non è il capolavoro dell'anno, ne' il lavoro che stravolge il momdo della musica. Non ha nulla di originale, ma è suonato bene e di sicuro troverà consensi dai fans del metal.
Recensione a cura di Elio Bordi

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