Fra i tanti meriti dei Carcass c’è anche quella di avere dato vita, sia in termini musicali che di tematiche, al sottogenere goregrind. La band inglese, come sappiamo, ha nel corso della carriera, progressivamente cambiato pelle fino a giungere al controverso (per l’epoca) “Swansong”, tuttora ultimo lavoro della band di Liverpool.
Ma il seme ormai era stato gettato e tante realtà sbocciarono (e sbocciano tuttora) ansiose di massacrarci le orecchie con sonorità al limite del comprensibile condite da liriche che hanno avuto il merito di trasformarci in tanti studenti di medicina.
Fra i migliori esponenti del genere troviamo gli svedesi
General Surgery, band nata ad inizio anni 90 come divertissement di diversi musicisti impegnati in progetti più seri (v. Matti Kärki dei Dismember e Joacim Carlsson degli Afflicted) e che è ritornata (o meglio è stata riesumata) attiva ad inizio degli anni 2000 con split e collaborazioni con altre band che professano lo stesso patologico verbo.
La Relapse dopo aver recentemente ristampato il mitico EP “Necrology”, ha pensato bene, in attesa di ascoltare il successore di “Corpus in extremis” del 2009, di raccogliere in una antologia tutti i brani contenuti nelle collaborazioni rilasciate dalla band di Stoccolma in questi anni per un totale di trenta pezzi per oltre un’ora di musica senza compromessi che farà felici i più pazzi fra noi.
La possibilità di (ri)ascoltare brani oramai diventati di difficile reperibilità e la cui edizione vinilica è ormai oggetto di collezione, è davvero ghiotta.
La rimasterizzazione ha contribuito a rendere il prodotto omogeneo senza però togliere l’energia al sound a “sega elettrica” (stiamo sempre parlando di una band svedese no?) dei Nostri i quali dimostrano di cavarsela egregiamente nell’alternanza fra composizioni più tirate ed altre in pieno swedish death metal anni 90.
Il ritmo è davvero travolgente e mentre il cd gira veloce nel suo lettore, ci si chiede come mai alcuni brani davvero buoni, come ad esempio “The league of the extraordinary grave robbers”, “Restrained remains” (questa sembra uscita dalla penna dei Dismember del demo “Reborn in blasphemy”) o “Nephroblastoma” non siano finiti nei full-leght ma solo in uscite per aficionados.
E’ giunto il tempo di tirare già dagli scaffali i libri di anatomia comparata…
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