Bentornati ragazzi, l’iconica formazione nostrana di horror metal eccola tornare con un concept album che tira in ballo la duplice figura del doppio letterario
Dr. Henry Jekyll e
Mr. Hyde ma vista sotto una possessione da parte di una creatura extraterrestre chiamata “
The Entity” che s’impossessa del buon dottore.
Un filo rosso che unisce i brani con folate di gustose reminiscenze cooperiane come in “
Justified sinner”, oppure la gustosa fuga bachiana di organo iniziale della bordata “
Possession”, perché qui l’horror va a braccetto con una formula rodata ma sempre vincente perché è cemento armato e fuoco artistico interiore del leader
Steve Sylvester e dei suoi sodali.
Qui abbiamo anche due lenti che sanno veicolare emotivamente il lato “romantico” della vicenda come “
Out to get me” o “
Love until death”; dall’altro versante ho percepito un profumo di
Blue Oyster Cult in “
Hell is revealed” e non so se sia voluto o meno ma è irresistibile e si chiude con il power metal a doppia cassa innestata in “
Evil never dies”.
Un bel quadro sonoro che ci porta in questo racconto in musica con citazioni cinematografiche, chiaroscuri dal sapore hard e heavy metal; il tema del doppio è un argomento che sempre tormenta l’uomo dato che dentro di sé ha questa “entità”, ennesimo centro, quindi mano al portafogli.
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