Tornano i Blind Guardian in quel di Roma, forti di un album con evidenti richiami al passato come "At the Edge of Time" e sempre certi di un calore del pubblico italiano quasi inesauribile da tanti anni a questa parte.
Già il sold-out della data di Milano del giorno successivo lasciava presagire anche nella capitale un pienone di audience nell'ex Palacisalfa, oggi rinominato Atlantico, invece al nostro arrivo (ore 19,30) entriamo in una sala semideserta...cosa può essere successo?

Beh, siamo a Roma, i negozi chiudono alle 20, la gente cena e se la prende con calma...poi magari dà un'occhiata alla partita della Nazionale, salta i gruppi spalla ed arriva in tempo per gli headliners.
Il sottoscritto, curioso di assistere all'esibizione di Steelwing e sopratutto Enforcer, per una volta antepone la musica al calcio e si presenta puntuale ai cancelli.
Ma cosa succede? Gli Steelwing hanno già suonato?
Maledizione! Ma come è possibile? Come mai così presto?
Che peccato.. porca miseria, vabbè giusto in tempo per gli Enforcer, non vedo l'ora!

Si spengono le luci...ehi, troppa scenografia, troppi fari...troppo volume...qualcosa non quadra.
Infatti non sono gli Enforcer, sono i Blind Guardian che, nemmeno scoccate le ore 20, attaccano la loro esibizione; gli Enforcer non sono nemmeno presenti in quel di Roma.
Perfetto, i due gruppi per i quali sono venuto al concerto non li ho visti...e molti altri del pubblico non vedranno nemmeno i bardi di Krefeld, dato che la sala inizia a riempirsi ben oltre le 21, quando la loro esibizione è già oltre la metà della durata...

Mentre siamo ancora a chiederci il perchè di questa defezione e di questi orari berlinesi anzichè romani, andiamo ad analizzare la prestazione di una band che onestamente si basa sullo stato di forma di Hansi alla voce, dato che il resto del gruppo viaggia agevolmente su medie esecutive molto alte.

E, fortunatamente, stasera Hansi è presente e pimpante, sempre con evidenti problemi di tenuta e sugli acuti, ma sa gestirsi al meglio per preservare l'ugola per tutta la durata dello show, lanciandosi anche in qualche urlaccio qua e là, tra il delirio del pubblico, prima di ripiombare un'ottava sotto al disco, ma ormai sappiamo che dal vivo questa è una consuetudine: d'altronde gli anni passano per tutti.

La tracklist tutto sommato è più che soddisfacente, non privilegia solamente gli ultimi lavori ma spazia abbondantemente anche nel passato dei Blind, ovviamente con sacrificio dei primi ed ormai lontanissimi album, fatta eccezione per "Valhalla" che riscuote sempre un notevole successo tra gli astanti, anche se non ai livelli dei brani tratti da "Nightfall on Middle Earth", come la titletrack, "Time Stands Still" e l'onnipresente "Mirror Mirror" che va a chiudere la prima parte dell'esibizione, nel tripudio generale.
C'è spazio anche per "Welcome to Dying", con un Hansi finalmente sopra gli scudi, e per il pluriacclamato disco del 1995 "Imaginations From The Other Side" da cui viene estratta la title-track, posta in chiusura, "Born in a Mourning Hall", "A Past and Future Secret" e la scontata ma sempre bellissima "Bright Eyes".
A sorpresa, e per la prima volta in questo tour, viene inserita anche "Mordred's Song" ed è un inaspettato quanto lieto evento!

I brani scorrono fluidi uno dopo l'altro e se non ci fosse stato un inconveniente tecnico avremmo potuto anche godere di una "Lord of the Rings", prima annunciata e poi abortita nella mestizia, sostituita dalla scialba "Punishment Divine"...un vero peccato.
Del recente passato fortunatamente oltre alla appena citata ci toccano solamente "Fly" e "This Will Never End", tratte dallo sfortunato (e brutto) "A Twist in the Myth", mentre del nuovo album vengono suonate, peraltro con ottimi risultati ed enfasi, "Sacred Worlds", posta ad inizio scaletta, "A Voice in the Dark" e "Wheel of Time".
All'appello manca solo la puntualissima ed un po' abusata (ma guai a non suonarla, i fans li mangerebbero) "The Bard's Song", sulla quale il pubblico risponde come al solito in maniera ineccepibile.

Da rimarcare l'acustica perfetta dell'Atlantico, che ci ha fatto godere al meglio uno show molto buono, d'altra parte è inconcepibile dover subire un caldo ed un'afa del genere, con un'aria condizionata che a quanto pare è non funzionante da secoli. Che facciamo, non l'aggiustiamo più?
Terzo concerto del sottoscritto costretto a seguirlo dall'esterno per evitare una sauna non gradita, peraltro con un pubblico come quello metal che mediamente conosce assai poco il concetto di igiene.

Per il resto, a parte il problema delle defezioni dell'ultima ora e degli orari sballati (dispiace per chi è arrivato alle 21 od oltre...), una serata davvero riuscita e che vede una band notevolmente più in forma rispetto a qualche anno fa, dato che abbiamo ancora negli occhi, e nelle orecchie, il tour di "A Night at the Opera" che lasciava veramente pessimi presagi sul futuro dei Blind Guardian.
Fortunatamente non è andata così.
Lunga vita ai bardi!

Setlist:
Sacred Worlds
Welcome To Dying
Born In A Mourning Hall
Nightfall
Fly
Time Stands Still (At The Iron Hill)
Mordred's Song
Valhalla
A Past And Future Secret
This Will Never End
Bright Eyes
A Voice in the Dark
Mirror Mirror

Bis:
Wheel of Time
The Bard's Song - In The Forest
Punishment Divine
Imaginations From The Other Side