Devo ammettere che entrare in contatto con Mantas fa un certo effetto. Anche se negli ultimi anni il suo nome non è più sulla cresta dell’onda come una volta, non dobbiamo dimenticare che stiamo pur sempre parlando di un personaggio che ha creato le basi della musica estrema, un vero e proprio pioniere, a modo suo. Ma chi è oggi Mantas? Sicuramente un uomo che non vive nel passato, un uomo che ha ben chiare le sue idee, un uomo con una forte determinazione. Se volete saperne qualcosa di più non dovete far altro che leggere le sue risposte su passato, presente e futuro della sua nuova band, i Primevil, da più parti già definita “More Venom than Venom”. Andiamo a scoprire perché…
Ciao Mantas… innanzitutto bentornato, era da un po’ di tempo che non si avevano tue notizie. Cosa è successo, musicalmente, nella tua vita dall’ultimo full length dei Mantas alla nascita dei Primevil?
Sono stato in Giappone nel 2005 con i Mantas, abbiamo suonato un concerto per promuovere l’album “Zero tolerance”, e subito dopo avremmo dovuto fare 21 date in Europa con i Six Feet Under. Un paio di settimane prima del tour il mio cantante mi ha detto che aveva intenzione di lasciare la band per problemi familiari, e quindi siamo stati costretti a cancellare il tour. A quel punto ci sono stati dei cambiamenti di line up, e la band ha cambiato nome in Dryll. Il batterista dei Mantas, Martin Skaroupka, che ora suona nei Cradle Of Filth, è stato rimpiazzato da Bodo Striker, un batterista tedesco, e anche il bassista viveva in Germania. È successo però che in quel periodo ho ricevuto un’email da Antton nella quale mi diceva di aver lasciato i Venom. Siccome ero curioso di conoscere i motivi del suo abbandono, decisi di chiamarlo. Abbiamo parlato a lungo dei problemi che entrambi avevamo quando eravamo nei Venom, e quindi l’ho invitato a casa mia per parlarne più a fondo. Ed è proprio durante queste chiacchierate che entrambi abbiamo capito i motivi reali per i quali lasciammo i Venom e che era giunto il momento di provare a fare qualcosa insieme, visto che non avevamo problemi a lavorare l’uno con l’altro, in quanto era qualcun altro che rendeva la situazione difficile nella band, ed è inutile che ti dica chi è. Intanto i Dryll, la mia nuova band, avrebbero dovuto fare un nuovo concerto, ma il mio batterista Bodo si era rotto un braccio in un festival, quindi non poteva suonare. Contattai subito Nicholas Barker per vedere se poteva sostituirlo momentaneamente, ma aveva altri impegni già fissati, quindi ho chiesto ad Antton se era interessato a suonare quello show. Lui ha subito accettato ed abbiamo iniziato a provare. Fin dalla prima prova le cose sono andate a meraviglia, così alla fine del concerto gli ho chiesto se era interessato ad entrare nei Dryll, anche perché le cose stavano diventando complicate, visto che sia il batterista che il bassista vivevano in Germania. Io e Antton, quindi, abbiamo iniziato a ventilare l’ipotesi di mettere su un nuovo progetto, anche perché nel frattempo molti fans avevano iniziato a dirsi scontenti della situazione che si era venuta a creare all’interno dei Venom, il tutto ulteriormente ampliato dai rumors che erano iniziati a circolare quando io e lui abbiamo iniziato a lavorare insieme. Abbiamo inoltre subito contattato Mike Hickey, che aveva lasciato i Venom per gli stessi motivi nostri, e gli abbiamo chiesto se era interessato a suonare con noi. Lui si è subito dimostrato entusiasta, così ho iniziato a lavorare a dei nuovi brani e a registrare dei demo. A questo punto non restava altro da fare che cercare un cantante, e ovviamente la scelta è caduta immediatamente su Tony Dolan, ma anche lui aveva avuto le stesse esperienze nostre con i Venom, quindi non sapevo se avrebbe accettato la proposta. Io e Tony siamo veramente amici, abbiamo lavorato insieme a diversi progetti, oltre ovviamente ai tre album che abbiamo registrato insieme come Venom, quindi ho deciso di chiamarlo e chiedergli se era interessato alla cosa. Anche lui ha accettato immediatamente e quindi la line up era completa. Tutti noi avevamo avuto un passato nei Venom, io ne ero stato addirittura il fondatore, e ora stavamo di nuovo lavorando insieme senza nessun tipo di problema. Era sicuramente un segno tangibile di qual era il vero problema nella band. Nel 2005 avevo dato a Cronos il permesso di usare il nome Venom, anche perché quello è stato un anno veramente brutto per me. Mia madre è morta dopo una lunga malattia, quindi non mi importava più nulla del gruppo, però allo stesso tempo gli ho anche detto che secondo me nessun’altra line up della band senza Mantas e Cronos avrebbe avuto senso. Questo è ciò che penso, e non cambierò mai idea.
Hai formato i Primevil con l’intenzione di dimostrare alla gente dove risiede il vero spirito dei Venom? Già il nome della band mi sembra una dichiarazione di intenti…
Tutti noi tre abbiamo ricevuto messaggi privati su Facebook da fans di tutto il mondo che dicevano che i Venom non erano più gli stessi di prima e che avremmo dovuto unirci per fare qualcosa insieme. Inoltre i fans stessi c’hanno suggerito il nome Primevil, e ora che siamo finalmente insieme spesso mi è capitato di leggere tra questi messaggi “More Venom than Venom”, e qualcuno, scherzando, ha anche aggiunto che già c’era più Venom nei Dryll che nei Venom stessi, visto che io e Antton eravamo nella band insieme. Quindi, se questo è quello che pensa la gente, deve essere così. I fans vogliono questo, noi vogliamo renderli più felici possibile. Il problema è che io credo che oggi come oggi i Venom dovrebbero sciogliersi e godersi tutto quello che anno creato negli anni, per me ora non sono altro che un gruppo che sfrutta il proprio nome. Questa ovviamente è solo la mia opinione che do come membro fondatore della band. Sono orgoglioso di quello che abbiamo creato e quello che abbiamo realizzato, ma ora il prossimo passo sono i Primevil.
Il sound del promo non mi sembra però richiamare granché quello primordiale dei Venom… Il primo brano, “The 8th gate”, è ai limiti del doom, mentre gli altri tre suonano comunque molto moderni… Come mai?
È semplicemente evoluzione, amico… non scordarti che il primo album dei Venom è stato realizzato circa 30 anni fa. La tua è una giusta osservazione, ma allo stesso tempo altre persone mi hanno detto che le canzoni dei Primevil catturano realmente il vero spirito dei Venom. La canzone che hai citato, “The 8th gate”, ha questo titolo perché richiama un’altra canzone che ho scritto molti anni fa, “The 7 gates of Hell”, e quando ho scritto “The 8th gate” ho pensato che avesse lo stesso feeling, quindi l’ho chiamata così. Poi Tony ha scritto il testo, che parla appunto dell’ottava porta, quella dell’umanità. I Primevil sono una band nuova, con una propria identità. Certamente visti i membri al suo attivo ci sono forti connessioni con i Venom, quindi i paragoni sono inevitabili, ma penso sia come quanto accaduto tra Black Sabbath ed Heaven and Hell. Ora però una delle frasi che ho ascoltato e letto di più è proprio: “PRIMEVIL… more Venom than Venom!!”. Per quanto riguarda, invece, le altre due canzoni che andranno a finire sul disco, saranno attraversate trasversalmente da diverse influenze, non ci stiamo dando nessuna restrizione di genere, se le cose che scriviamo ci piacciono e ci colpiscono restano sul disco, altrimenti no.
Nel momento in cui hai deciso di mettere su la band hai pensato di coinvolgere anche Abaddon o ti sei rivolto direttamente a Antton? Spiegaci cosa è successo per la scelta del drummer…
Abaddon non è mai stato preso in considerazione, Antton è un batterista nettamente superiore e con un approccio sicuramente più professionale. Inoltre vive e respira metal 24 ore al giorno! Lui fece un lavoro eccellente sull’album “Resurrection”, inoltre lavorare con lui è davvero semplicissimo.
Dacci qualche anticipazione sui prossimi passi dei Primevil… Avete già firmato un contratto con qualche grossa etichetta? Avete già fissato una data per l’uscita dell’album?
Stiamo contrattando con diverse etichette al momento, però per adesso non c’è ancora nulla di definitivo. Non abbiamo fretta, stiamo ancora finendo di sistemare il nuovo materiale…
E dal punto di vista live invece? Avete già pianificato un tour promozionale? Parteciperete a qualche grosso festival la prossima estate?
Sì, ci sono già state fatte delle offerte per dei tour, ma anche qui stiamo ancora definendo alcuni particolari, quindi credo che presumibilmente non saremo on stage prima del 2011, quindi fino ad allora continueremo a scrivere canzoni, provare, e promuovere la band, aspettando il nuovo anno.
Ti va di rispondere a due domande un po’ scomode? La prima… In che rapporti sei con Cronos? Vi sentite ancora o avete chiuso definitivamente?
Non c’è nessun tipo di rapporto tra me e Cronos ora come ora, non ci sentiamo da diversi anni ormai. È un peccato, perché se ci pensi siamo le due persone più vicine al nome Venom, ma, sfortunatamente, lui è stata proprio la ragione per cui lasciai la band, in più di un’occasione.
La seconda… Hai ascoltato “Metal black” ed “Hell”? Se sì, cosa ne pensi, sinceramente?
Ho ascoltato tutti e due gli album, e “Metal black” è il migliore, Mike Hickey è un ottimo chitarrista e l’ho coinvolto nel progetto Primevil, non come un membro permanente ma come ospite on stage. Però penso che nessuno di quei due album sia realmente Venom, ovviamente è solo la mia opinione personale, alcune persone potranno condividerla, altre no, ed è giusto così. Dopo tutto siamo tutti individui e ognuno ha il suo modo di pensare, quindi, ti ripeto, non sono particolarmente impressionato.
Ok Mantas… a te l’ultima parola per salutare i fans italiani e i lettori di Metal.it…
Ricordo di aver suonato in Italia con i Venom e i fans erano completamente pazzi, quindi non vedo l’ora di tornarci e suonare ancora per loro. Spero che a tutti gli Italian Hellspawn piaccia il nuovo materiale e spero di vederli tutti in tour. Non scordate mai che voi, i fans, siete la parte più importante dell’industria musicale, senza di voi le band non sopravvivrebbero, grazie a voi posso continuare a fare quello che amo… HEAVY METAL MUSIC!!!
RESPECT
ALL HAIL
JEFF MANTAS