Tra le tante formazioni che hanno solcato le prime onde di quella che è stata poi identificata come la N.W.O.B.H.M., ci sono anche i britannici
Salem, formatisi nel 1980 ad Hull.
La loro discografia, o meglio demografia dato che la loro unica uscita ufficiale è rappresentata dal singolo "Reach to Eternity" (1982), viene ora ricapitolata su questo doppio CD, dove questi polverosi brani vengono accompagnati da un paio di episodi registrati per l'occasione e piazzati in apertura ("The Keeper of the Keys") e chiusura di ("Run for Your Life") del disco.
Ma andiamo in ordine, i Salem nascono grazie a Paul Tognola e Paul Conyers, entrambi provenienti da quegli Ethel The Frog che presero parte alla seminale compilation "Metal for Muthas", anche se nel suo prosieguo la formazione si è consolidata dopo la loro uscita con il nuovo cantante Simon Saxby dietro al microfono ed il nuovo drummer Paul Mendham, che si vanno ad affiancare ai due chitarristi Paul Macnamara e Mark Allison, ed al bassista Adrian Jenkinson.
Scorrendo "In the Beginning... " risulta evidente come i Salem protendessero verso un Heavy & Hard Rock "primordiale", dalle marcate influenze seventies e con un occhio di riguardo alle melodie ("Hangman's Noose", "Coming for You" o "Make the Grade"), sopratutto nel cantato, mentre le chitarre, ad esempio quelle di "Cold As Steel" e "Fool's Gold" (in entrambe le versioni proposte), "Reach for Eternity" o "Save the Night", hanno spesso e volentieri un taglio più heavy.
La sensazione che si prova davanti a questo album è la stessa che si ha nel rivedere un vecchio film in bianco e nero, con le canzoni che si lasciano ascoltare con piacere, anche per una complessivamente discreta (visti i presupposti) resa sonora. Tra queste si distingue l'epicità della trilogia "The Keeper of the Keys", che riunisce tre ("The Keeper", "The Revenge" e "The King") delle canzoni più riuscite e rappresentative per i Salem, ed una citazione spetta anche alla conclusiva "Run for Your Life", risalente addirittura al 1980 ma mai incisa finora, che in questa nuova veste lascia intravedere lo stato di forma attuale dei Salem.
Se alcune incursioni nel fumoso passato di bands semisconosciute mi sono sembrate un po' pretestuose, in questo caso non posso che fare i complimenti alla Pure Steel Records (che ne ha fatto uscire la versione in CD) ed alla High Roller (che ne ha curato quella in vinile) per aver dato una nuova chance ai Salem.
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