Copertina 9

Info

Past
Genere:Prog Rock
Anno di uscita:1978
Durata:95 min.
Etichetta:Columbia

Tracklist

  1. THE EVE OF THE WAR
  2. HORSELL COMMON AND THE HEAT RAY
  3. THE ARTILLERYMAN AND THE FIGHTING MACHINE
  4. FOREVER AUTUMN
  5. THUNDER CHILD
  6. THE RED WEED
  7. THE SPIRIT OF MAN
  8. THE RED WEED (PART 2)
  9. BRAVE NEW WORLD
  10. DEAD LONDON
  11. EPILOGUE (PART 1)
  12. EPILOGUE (PART 2) (NASA)

Line up

  • Jeff Wayne: synthesizer, keyboards, voices, director, conductor, executive producer, performer, orchestration
  • David Essex: vocals, performer
  • Justin Hayward: vocals, performer
  • Chris Spedding: guitar
  • Julie Covington: vocals, performer
  • Herbie Flowers: bass guitar
  • Billy Lawrie: backing vocals
  • Phil Lynott: vocals, performer
  • Chris Thompson: vocals, performer
  • Richard Burton: vocals, performer
  • Ray Cooper: percussion
  • George Fenton: zither, taragat, santur
  • Ken Freeman: synthesizer, keyboards
  • Barry Morgan: drums
  • Gary Osborne: backing vocals
  • Jo Partridge: guitar, vocals, performer
  • Paul Vigrass: backing vocals
  • Roy Jones: percussion
  • Barry Da Souza: percussion

Voto medio utenti

Nato in quel di New York, ma spesso “pendolare” da e per Londra a causa dell’attività artistica del padre (guarda caso un attore, cantante e produttore di musical), Jeff Wayne, mi si passi la provocazione, sta alla musica come Mark Hamill sta al cinema, ovvero la testimonianza della totale simbiosi che talvolta si viene a creare tra un individuo e una singola opera (“The War of the Worlds” per uno, “Guerre Stellari” e il personaggio di Luke Skywalker per l’altro) che lo identificherà per tutta la carriera. Il disco in esame (trasposizione in musica de “La Guerra dei Mondi” di H.G. Wells, la cui trama, in super-sintesi, si basa sulla conquista della Terra da parte dei marziani il cui obiettivo è sfruttare/annichilire la razza umana per usufruire appieno delle risorse del pianeta) ha originariamente tutte le carte in regola per essere un fiasco totale: un’idea ritrita (penso, per dire un disco, a “Journey to the Centre of the Earth” di Rick Wakeman) arrivata nel momento meno opportuno (è il breve periodo d’oro del punk), una durata media dei brani di circa 8 minuti, tonnellate di parti narrate e “sproloqui” strumentali (nella miglior tradizione progressiva) a non finire. Dove sta quindi l’idea geniale di Mr. Wayne? La verità è che c’è più di una risposta. La prima sta nella scelta del cast, che miscela abilmente personaggi “arrivati” del music-business (Justin Hayward dei Moody Blues o l’attore gallese Richard Burton) con altri che stanno diventando "bigger and bigger” (Phil Lynott dei Thin Lizzy). Un’altra risposta è che, fino a quel momento, una “massa sonora” del genere non si era mai sentita prima: rock band allargata (la “Black Smoke Band”) con tanto di strumenti “atipici” (come mandolino, santoor, zither e tar), orchestra d’archi e arrangiamenti a cavallo tra il pop progressivo e la disco-music (con il costante incedere della cassa in quarti). Strutturalmente parlando il disco consiste di una manciata di canzoni davvero buone (su tutte “Forever Autumn”, “Thunder Child” e “The Spirit Of Man”) iper-prodotte e iper-arrangiate “annegate” in tanta (a volte davvero troppa) musica. E la cosa funziona alla grande. Funziona così bene che Jeff Wayne proverà a ripetere la formula all’inizio degli Anni Novanta con un “concept” sul gladiatore Spartaco (anche qui un cast da paura con Anthony Hopkins, Catherine Zeta Jones e Fish dei Marillion) ma quello sì che è un fiasco e pure lo stesso Wayne preferisce non ricordarlo. Riproposto fino a oggi in mille salse (qui le tralascio, consultate tranquillamente il web per approfondimenti) “The War of the Worlds” sta garantendo a Jeff Wayne una pensione sicuramente più che dignitosa. Un buon compromesso tra l’estetica progressiva e “ridondante” inglese e il sound americano più radiofonico e “meno impegnato” di quegli anni.
Recensione a cura di Gabriele Marangoni

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 25 nov 2015 alle 10:25

E diciamolo. Non conosco questo disco. Quindi grazie a Gabriele e alla Redazione. Obiettivo: procuramelo al più presto. Sono troppo curioso.

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