I Warrant rappresentano la storia del Glam/Hair Metal e sono sulle scene da quasi 35 anni, passando da alti ( il clamoroso successo dei primi due album “Dirty Rotten Filthy Stinking Rich” del 1989 e “Cherry Pie” del 1990 ) a bassi ( la tragica morte del cantante storico Jani Lane del 2011 ) e il lungo silenzio discografico seguito all’ultimo album in studio “Rockaholic” del 2011, che aveva fatto temere in un loro scioglimento.
Ed invece eccolo qui nel 2017, il nuovo, esplosivo lavoro dal titolo “Louder Harder Faster” che proietta la band nel gotha dei gruppi hard rock, lasciandosi alle spalle l’etichetta laccata di hair-metal band. I Warrant del 2017 sono un gruppo solido, coeso che macina riff di matrice hard rock anche tirati ( la titletrack dal ritmo incalzante e “New Rebellion” su tutte ), che ci delizia con un songwiting ispirato e con le vocals di Robert Mason ( ex Lynch Mob ) chiare, potenti, graffianti, il vero valore aggiunto di questo album.
Aperto dal singolo "Louder Harder Faster", l’album scorre via che è un piacere, non ci sono riempitivi e tutte le canzoni suonano fresche e graffianti, con “Devil Dancer”, sinuosa e accattivante, e “Perfect” abbiamo 2 up tempo anthemici dai chorus contagiosi, con “Only Broken Heart” il riff ci riporta ai Thin Lizzy di “The Boys Are Back In Town”, “U In My Life” è il classico lentone che inizia col pianoforte per diventare poi una ballad elettrica, con “Music Man” abbiamo una bellissima sleaze guitar che ci introduce in un pezzo dal sapore fortemente blues, in cui spicca la voce profonda di Mason, che qui fa un po’ il verso a Bret Michaels dei Poison, “Faded” e “Let It Go” sono classici pezzi hard rock energici e con una linea melodica accattivante, “Big Sandy” è un brano catchy che si stampa subito in mente per via del chorus che viene ripetuto lungo tutta la canzone, è sicuramente un brano molto easy ma non pacchiano, con “Choose Your Fate” abbiamo un riffama alla Slash che sostiene il brano dall’impronta rock’n’roll.
Louder Harder Faster è l’album della maturità, che dimostra come il Rock’n’Roll nelle sue diverse accezioni non sia morto contrariamente a quanto sostengono alcuni, anche ai giorni nostri … bentornati Warrant!