Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2019
Durata:non disponibile
Etichetta:Black Widow Records
Distribuzione:Goodfellas

Tracklist

  1. FROZEN PLANETS
  2. GUARDIAN ANGEL
  3. INSIDE THE CASTLE
  4. THE CIRCLES
  5. IN THE FOG
  6. THE NEW ORDER
  7. AFTERLIFE
  8. IN THE FOREST
  9. LIQUID NEON
  10. COLD AREAS
  11. THE ANCIENT MONASTERY

Line up

  • Freddy Delirio: vocals, keyboards, guitars, bass and drums

Voto medio utenti

Freddy Delirio, al secolo Federico Pedichini é conosciuto soprattutto dai più per militare nei grandi e seminali Death SS.
Ma il nostro vanta una lunga carriera musicale, é conosciuto nell’ambiente musicale anche come titolare dei suoi studi di registrazione, i mitici FP Recording Studios.
Questo é il suo ritorno discografico, che svela l’eclettismo e l’apertura musicale del tastierista e compositore toscano.
L’apertura alle danze é data da “Frozen Planets”, brano che sfodera le unghie con un bel ritmo sostenuto e un’atmosfera quasi legata alla band madre.
Un bel brano dove le chitarre ruggiscono e il chorus entra subito in testa, pronto per essere cantato dal vivo con cori a dare enfasi; un’atmosfera per certi versi “spaziale” si nota nell’ascoltare questo brano ricco di melodia elettrica.
Attenzione il secondo brano “Guardian Angel” é solo un’omonima del brano dei Death SS; il brano é sostenuto in questo up tempo trascinante da belle chitarre e da tastiere atmosferiche.
Il nostro dosa abilmente la voce con un chorus melodico che vi spingerà a cantare a squarciagola subito; grande solo di chitarra con incalzo progheggiante da parte del buon Freddy che fa vedere le sue abilità coi tasti d’avorio.
The circles”, é un brano dalle connotazioni darkeggianti; oscuro e sensuale con una voce femminile ad arricchire con vocalizzi ispirati.
Per certi versi potrebbe richiamare i campioni del goth rock più sostenuto, per l’atmosfera; buonissime le chitarre che graffiano il giusto, un plauso ai nostri nel creare melodie cantabili e immediate.
The new order”, composizione dai toni drammatici con la batteria che misura il tempo e il pathos drammatico che la pervade.
Per certi versi mi sembra richiamare un certo Nick Cave più oscuro e tragico, con le orchestrazioni che delineano melodie drammatiche e voci femminili ad aumentarne il pathos; all’interno un’ospite d’onore, ovvero Steve Sylvester.
Liquid neon” viene introdotta da note di tastiera con un riffing poderoso in questo mid tempo metallizzato a dovere.
Un brano dove la melodia é sempre presente non solo nel cantato del nostro, ma anche nelle trame di tastiera; ottimo solo di chitarra e incursioni elettroniche davvero gustose.
La conclusiva “The ancient monastery”, é un brano lento, sostenuto da un riffing drammatico come il coro che impreziosisce questo brano dal taglio elegiaco.
Azzeccato l'uso della melodia e delle tastiere per donare pathos in questo ultimo capitolo sonoro; bellissimo il solo in armonizzazione ricco di melanconia supportato dalle tastiere.
Un disco che deve essere posseduto da chiunque ami la buona musica senza frontiere; guardate la copertina, sembra richiamare quella di un film di genere che il cinema nostrano sfornava tanto tempo fa; un grande prodotto che fa ancora di più comprendere l’artista dietro il nome Freddy Delirio.
Recensione a cura di Matteo Mapelli

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