Obsequiae - The Palms Of Sorrowed Kings

Copertina 8,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2019
Durata:47 min.
Etichetta:20 Buck Spin

Tracklist

  1. L'AUTRIER M'EN ALOIE
  2. CERES IN EMERALD STREAMS
  3. IN THE GARDEN OF HYACINTHS
  4. PALäSTINALIED
  5. THE PALMS OF SORROWED KINGS
  6. MORRíGAN
  7. PER TROPO FEDE
  8. LONE ISLE
  9. ASLEEP IN THE BRACKEN
  10. QUANT VOI LA FLOR NOVELE
  11. EMANATIONS BEFORE THE PYTHIA
  12. IN HOC ANNI CIRCULO

Line up

  • Tanner Anderson: vocals, guitars, bass, hurdy gurdy, hammered dulcimer, bowed psaltery, mizhar, zill (track 12)
  • Vicente La Camera Mariño: medieval harp
  • Eoghan McCloskey: drums

Voto medio utenti

Gli amanti del metal estremo più di classe e underground venerano il nome degli Obsequiae alla stregua di divinità aliene, proiettate sulla scena non si sa bene come e perché … Il sottoscritto, pur essendo molto più incline ad una stretta e radicale osservanza della rigida dottrina estrema, rispetto ad una apertura verso influenze indigene, ha sempre avuto un debole per questa band, non fosse altro che sin dal primo momento in cui li ho ascoltati mi hanno ricordato subito i mai troppo lodati Ophtalamia, band anch’essa unica e originalissima piombata sulla scena degli anni ’90 come un fulmine a ciel sereno con il suo metal estremo, melodico e curato, quando imperversava la bestialità più pura … Il discorso per gli americani (Minneapolis – Minnesota) Obsequiae può essere certamente simile, ma con il “vantaggio” che ormai oggi un certo approccio più ricercato e sofisticato è stato ampiamente sdoganato, e anche i più oltranzisti, riescono a fare delle eccezioni per una band di qualità assoluta come questa … Ciò che più “sorprende” degli Obsequiae è la capacità di crescere esponenzialmente nel tempo … Se infatti ad un primo ascolto “The Palms Of Sorrowed Kings” sembrerebbe essere l’album più fiacco dei tre sin’ora pubblicati, è proprio grazie a ripetuti ascolti che si riesce ad entrare in piena simbiosi con le magiche atmosfere e sognanti melodie che la band sa regalarci, finendo per perdersi all'interno dell'album in ripetuti ed infiniti ascolti … Si è parlato di Obsequiae come di una medieval and melodic black metal band, e in effetti si potrebbe essere d’accordo con questa definizione, visto anche che la celestiale arpa suonata da Vicente La Camera Mariño, non viene relegata solo ai suggestivi interludi che impreziosiscono l’album, ma diventa essa stessa parte integrante del calderone di influenze che contribuiscono all’eccezionale risultato finale di songs senza tempo come “Ceres In Emerals Streams” , la title track o “Asleep In The Bracken” che con i suoi riffs circolari marca indelebilmente l’originalità assoluta della proposta. Mi vengono i brividi al solo pensiero di poter ascoltare queste suggestive note risuonare in un castello , magari all’imbrunire e in un contesto di rievocazione storica … la suggestione rischierebbe di essere oltremodo reale … Invito chiunque abbia un minimo di apertura mentale ad avvicinarsi a questa band e a lasciarsi trasportare a spasso per il tempo al ritmo unico di queste composizioni … un viaggio infinito nella bellezza più pura dell’arte musicale (estrema) … dreams become art in the magical mystical realm

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 03 dic 2019 alle 06:35

Bellissimo

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