Copertina 8

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2020
Durata:55 min.
Etichetta:AFM Records

Tracklist

  1. BROOD OF THE TRICKSTER
  2. POWERSNAKE
  3. HEL
  4. CHAIN BREAKER
  5. KAUNAZ DAGAZ
  6. THEFT OF THE HAMMER
  7. WEAVER OF FATE
  8. NJORD
  9. EMBLAS SAGA
  10. BROTHERS UNITE
  11. ONE
  12. RIDE OF THE VALKYRIES
  13. TO THE SKIES AND BEYOND

Line up

  • Ylva Eriksson: Voice of the Valkyries
  • Joakim Lindbäck Eriksson: Battle Cries
  • Mats Nilsson: Tongue of the Gods
  • Dawid Grahn: Guitar
  • Pähr Nilsson: Guitar
  • Mikael Fehrm: Guitar
  • Emil Wärmedal: Bass
  • Johan Johansson: Anvil and War Drums

Voto medio utenti

Quando il Graz mi affidò "Emblas Saga", il nome "Brothers of Metal" gironzolava già nei vicoli e nelle stradine di Metallolandia; questo giovane nugolo di svedesi, poco più di un anno fa, aveva dato alle stampe un più che piacevole debut album, e l'atmosfera era già ben chiara sin dal monicker: come fai a non intenerirti, a non sorridere, a non dare un'affilatina all'ascia che tieni sempre sotto il letto, quando senti parlare di Fratelli del Metallo?
Sarò sincero: ho accolto questo nuovo album con quel mezzo sorriso sornione di chi già si aspetta i Manowar (nella loro accezione più ridicola) del secondo Decennio, ed invece.... questo disco è una bomba.

Produzione moderna, tre chitarre, tre voci a dividersi i vari registri, e miracolosamente TUTTE E TRE di ottima levatura, ma soprattutto IDEE, idee cari lettori del Portale Glorioso! Idee, che poi puoi essere Malmsteen o gli Iron Maiden (due nomi a caso) e ti vengono fuori dei dischi di merda, per dire... Idee, si diceva, fortemente legate alla tradizione norrena ed alla mitologia che tanti di noi ha fatto sognare: gli svedesi qui presenti conoscono bene il materiale che trattano, e sanno dargli davvero mille sfumature diverse. Meriterebbe un track-by-track, ma sono vecchio e ho la badante che mi aspetta per portarmi al beccaccino della domenica. Devo comunque citarvi una opener che setta il mood per l'intero disco, "Powersnake" che è un inno alla potenza, un mid-tempo roccioso e costruito ad arte; "Hel", uno dei pezzi più TRVE e belli dell'intero album; la moderna e veloce "Chain Breaker"; un lento me-ra-vi-glio-so come "Weaver of Fate", in cui la voce di Ylva svetta e si lascia assaporare in tutto il suo splendore, una sorta di Floor Jansen un filo più sottile come pasta, ma con la stessa scorta di "palle" ed estensione. E poi giù giù fino a "Njord", primo singolo e vero inno, la lunga e folkeggiante title track, e un brano IMPRESCINDIBILE sin dal titolo come "Brothers Unite", peraltro condito, come tanti, da splendidi solos di chitarra, molto moderni, à la Michael Romeo, per capirci. Ma non potrei non citarvi le ultime due tracce, piccole gemme di metallo fumante, tanto quanto la potentissima "Theft of the Hammer".... Insomma, alla fine il track-by-track l'ho quasi fatto, e adesso chi la sente Ludmilla, che mi deve pure cambiare il catetere...


Non sono più molto facile ad entusiasmarmi per un album metal; sarà l'età, sarà che ne ho sentito tanto, ma davvero tanto: ma fatevi un favore, ascoltate ed acquistate questa bombetta di disco: i Brothers of Metal sono decisamente dei nostri.

Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 20 gen 2020 alle 08:50

Grazie della fiducia!!!

Inserito il 14 gen 2020 alle 21:46

Dopo aver consumato Prophecy of Ragnarok ho acquistato questo appena ho visto che c'era la recensione di Sbranf con un bel 8 alla fine. In fiducia, dei Brothers e di Pippo! Poi ho ascoltato qualcosa su YouTube... e sono con Pippo! E coi Brothers...

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