Xpus - In Umbra Mortis Sedent

Copertina 6,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2020
Durata:37 min.
Etichetta:Transcending Obscurity Records

Tracklist

  1. ABYSSUS ABYSSUM INVOCAT (INTRO)
  2. INTO THE SPHERE OF MADNESS
  3. BLOOD RITE OF LIBERATION
  4. THE GATES OF DOOM
  5. OF PURITY, CHASTITY AND TEMPTATION
  6. BROKEN IS THE SEAL OF EQUILIBRIUM
  7. CLERICAL ROOMS OF DEPRAVITY
  8. RIGHTEOUS HANDS OF MOLESTATION
  9. HOLY SPERM UPON THE LAMBS
  10. REPENTANCE, FORGIVENESS AND SALVATION (OUTRO)

Line up

  • Mornak: guitars
  • Aren: vocals, bass
  • Ulvirøs: drums

Voto medio utenti

Giunti ormai alla seconda release ed accasatisi presso la Trascending Obscurity, etichetta molto valida e specializzata nel death metal più puro ed incontaminato, i nostrani Xpus con questo nuovo lavoro "In Umbra Mortis Sedent" ci prendono per mano e ci accompagnano in un abisso fatto di death metal oscuro: la musica della band vive di accelerazioni repentine con tanto di blast e doppia cassa che spesso lasciano il posto a momenti più lenti ed evocativi, sottolineati da rallentamenti e da riff di chitarra che si fanno cupi e solforosi, quasi doomy. In effetti sono quasi questi i momenti che la band predilige, ed il death metal degli Xpus trova nella componente atmosferica ed a tratti "melodica" il suo punto di forza, nonchè il frangente in cui il gruppo riesce ad esprimersi meglio: certamente questa dicotomia tra riff veloci e parti lente aiuta molto a fornire dinamismo ai brani e a renderli interessanti e il meno monolitici possibile, creando anche delle atmosfere interessanti dove il growl di Aren può ergersi incontrastato, anche se personalmente avrei preferito un growl un tantino più cavernoso. Certo gli Xpus non inventano nulla di nuovo e questo "In Umbra Mortis Sedent" difficilmente lo ritroveremo nelle classifiche di fine anno, ma dai solchi del disco e da brani come "The Gates Of Doom", "Broken Is The Seal Of Equilibrium" o "Holy Sperm Upon The Lamb" emerge prepotente la passione per il death metal della band, che nei momenti più tirati fa eco agli Incantation e nelle sezioni più atmosferiche ricorda vagamente i Necros Christos ripuliti della loro aura quasi liturgica. Dal punto di vista invece della produzione, va fatto un plauso a chi ha curato il suono del disco e che è riuscito a mantenere il giusto equilibrio tra intelligibilità dei vari strumenti e un sound al passo con i tempi ma mai troppo pulito e leccato, mantenendo inalterata la furia death metal degli Xpus senza scadere nel low fi.
I presupposti per fare bene in casa Xpus ci sono tutti, e sicuramente chi ama il death metal oscuro troverà in "In Umbra Mortis Sedent" pane per i propri denti. Li attendiamo con curiosità alla loro prossima release.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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