Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2020
Durata:48 min.
Etichetta:Two Side Moon Production

Tracklist

  1. THE ANARCHIST
  2. YOU MAKE ME FEEL THIS WAY
  3. WAR WORLD
  4. CALIFORNIA SUN
  5. DON'T BRING ME DOWN
  6. ROOSTER (INTERLUDE)
  7. ROCK AND ROLL
  8. SOUND IN THE CITY
  9. LIVE IT TO THE FULLEST
  10. SLOW DOWN FASTER
  11. I'M NOT FINE
  12. LIVIN' LA
  13. TABACCO (OUTRO)

Line up

  • Angel Yañez: vocals
  • Oscar Burgos: drums
  • Cesar Sanmiguel: guitar
  • Rodrigo Iga: bass
  • Feli Amparano: guitar

Voto medio utenti

I Red Rooster Original fanno parte di quella schiera di rock band dal suono vintage '70 con però una produzione al passo coi tempi.
Il loro debut è un interessante album che strizza l' occhio a mostri sacri quali The Rolling Stones, Sex Pistols, Oasis, The Clash, Led Zeppelin su tutti, è una sorta di viaggio nel mondo del Rock che va dal blues all'hard rock attraverso 13 tracce registrate in soli 2 giorni per enfatizzare un suono il più possibile "live".
L'operazione è riuscita?
Sicuramente il suono è raw, grezzo, sanguigno e le melodie sono di buon livello, unico appunto ( ma è un parere personale ) avrei preferito delle vocals più cattive in generale anche se la prova del singer Angel Yanez è sicuramente più che sufficiente, ma le canzoni?
Non fatevi ingannare dall'orrenda copertina o dal numero di canzoni, le composizioni sono tutte di buon livello, con un gran lavoro di chitarra in sede ritmica e con solos essenziali e ben inseriti nel corpo delle canzoni che iniziano con "The Anarchist" un ritmato r'n'r dal groove alla Led Zeppelin.
Proseguendo abbiamo composizioni con linee melodiche e chorus smaccatamente alla Oasis ( " You Make Me Feel This Way", "Live It To The Fullest" ), bel pezzo dal ritmo ipnotico è la titletrack che ricorda "Black Hole Sun " dei Soungarden, "Don' t Bring Me Down" è un brano martellante, "Rooster ( Interlude)" è un classicissimo blues tutto strumentale di buon livello, mentre "Rock And Roll" è una ballad country - blues dal finale elettrico in crescendo.
L'acustica "Sound In The City" ricorda le ritmiche sognanti dei Rolling Stones del periodo "Her Satanic Majesty", mentre "Slow Down Faster" e "Livin In L.A" vogliono essere il lato più hard - rock, così come "I'm Not Fine" quello più punkeggiante.
Un disco energico e elettrizzante, con l'anima e le radici musicali ben salde nella Golden Age del Rock.


Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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