Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2020
Durata:33 min.
Etichetta:Everlasting Spew

Tracklist

  1. DAWN OF THE BEHOLDERS
  2. DIVINE REALM OF EXISTENCE
  3. TOMB OF THE RESTLESS SOUL
  4. ALEVAS SAN TATIANAS ALELI
  5. CHALICE TO THE OTHER WORLD
  6. TASTE THE CELESTIAL BLOOD
  7. CURSE OF THE MOON
  8. HALLUCINOGENIC SULFURIC MANTRA
  9. DROWNING IN CIRCLES

Line up

  • Chen Dahan: bass
  • Davidov: drums
  • Nir Doliner: vocals, guitars

Voto medio utenti

Alla prima uscita discografica con questo "Drowning In Circles", i deathster Venomous Skeleton sono riusciti a trovare un'adatta rappresentazione visiva della propria musica attraverso la minimale copertina che anticipa l'ascolto del disco: l'abisso oscuro che campeggia sull'artwork infatti è il preludio perfetto a quanto accade alla pressione del tasto PLAY del lettore cd, ovvero quando la band rilascia il proprio death metal oscuro sull'ascoltatore. La proposta musicale dei Venomous Skeleton risente dell'influsso di band come Grave Miasma o Cruciamentum ed offre un death metal a tinte cupe venato di un retrogusto occulto, dove tempi lenti e cadenzati si alternano con accelerazioni repentine e quasi black metal, mentre il growl di N.D. si staglia sull'abisso musicale di "Drowning In Circles" con un leggero riverbero che fa sembrare provenire il cantato direttamente dall'oltretomba. Com'è facile intuire, la band da il meglio di sè nei momenti più sulfurei ed evocativi della propria musica, come "Caliche To The Other World", "Alevas San Tatianas Aleli" o la titletrack sono qui a dimostrare, ed effettivamente sono questi ad avere una maggiore presenza del disco che nel suo mood quasi oscenamente liturgico richiama alla memoria anche gli ormai sciolti Necros Christos ripuliti di tutti gli orpelli. Nulla da eccepire nemmeno per quanto riguarda la resa sonora del disco, abile ad esaltare il mood oscuro e sulfureo che sta alla base della musica del gruppo, ed anzi ne amplifica l'aura malsana e venefica.
Certamente con "Drowning In Circles" i Venomous Skeleton non reinventano la ruota nè in generale fanno gridare al miracolo, ma quello che fanno lo fanno bene e ci regalano 35 minuti di death metal oscuro e malevolo su cui fare headbanging. I Maestri del genere sono ancora lungi dall'essere raggiunti e superati, ma se non altro i Venomous Skeleton ci dimostrano di avere bene le idee chiare sulla propria musica ed al netto di qualche difetto da limare hanno piantato il primo seme della loro carriera musicale: attendiamo la prossima uscita per capire se darà frutto.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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