Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2020
Durata:25 min.
Etichetta:Everlasting Spew Records

Tracklist

  1. ANTHROPIC
  2. BUILDING A SHRINE UPON VANISHING SANDS
  3. SHALLOW VAULTS
  4. THE TEMPLE OF KNOWLEDGE
  5. TO SELF DEVOUR
  6. NIHILUS (2011 DEMO)
  7. ANTHROPIC (2011 DEMO)

Line up

  • Antonio Freyre: guitars, songwriting
  • Antoine Daigneault: guitars, bass, songwriting
  • Laurent Bellemare: vocals, lyrics

Voto medio utenti

A due anni dal convincente esordio "The Phobos/Deimos Suite", i Serocs tornano a far parlare di sè con questo nuovo EP "Vore" edito dalla sempre attenta Everlasting Spew: con questa nuova fatica la band ci propone cinque brani nuovi di zecca accompagnati da due versioni demo di "Anthropic" contenuta nell'EP e di "Nihilus" estratta dall'album di esordio. Musicalmente la band porta avanti con convinzione e credibilità il proprio death metal dall'elevato tasso tecnico che possiamo ammirare negli intricatissimi riff di basso e chitarra e nei repentini cambi di tempo che rendono l'ascolto di "Vore" tanto impegnativo quanto avvincente, una qualità che difficilmente è riscontrabile nelle uscite di technical death metal odierne, troppo spesso votate ad una sterile quanto narcisistica esibizione di padronanza tecnica da parte dei musicisti. I Serocs invece riescono a mantenere viva l'attenzione di chi ascolta per mezzo di riff cervellotici ed ipnotici, come mostrato dall'opener "Anthropic" o la quasi Ulcerate-iana "The Temple OF Knowledge", esaltante con le sue repentine accelerazioni e slow-down e tra i brani meglio riusciti di "Vore", anche grazie ad un comparto solista ispirato ed ottimamente amalgamato nel sound della band, trascinata anche dalla prova vocale Laurent Bellemare capace di adattare la propria voce ai momenti della musica, passando da growl quasi slam, scream ed ad un growl cavernoso e cupo. Il break centrale di "Shallow Vaults" che distente momentaneamente la tensione emotiva dell'EP funge anche vero e proprio spartiacque nel mood dei brani, che nella seconda parte di "Vore" si fanno quasi più "melodici" mettendo leggermente da parte la componente più brutale dei Serocs per mostrare un approccio più ricercato alla propria musica da parte della band pur non lesinando sulla ferocia death metal. Due parole infine meritano essere spese in favore del mixing di "Vore", capace di esaltare in maniera indistinta tutti gli attori che concorrono alla buona riuscita dell'EP ed abile a mettere in risalto anche il basso, protagonista alla pari di chitarre e batteria, mai banale nelle sue linee. Le due versioni demo delle già citate "Anthropic" e "Nihilus" di fatto aggiungono poco al valore di questa uscita, trattandosi appunto di versioni non definitive e senza voce e con un mix decisamente grezzo, ma permettono comunque di apprezzare tutte le doti dei Serocs al netto di tutti gli accorgimenti e le rifiniture finali del caso.
Se con l'uscita di "Vore" l'intento del gruppo era quello di creare dell'hype e stuzzicare il nostro appetito in vista del secondo full-length, l'obiettivo è stato centrato e raggiunto senza alcun dubbio: gli amanti del death metal più tecnico e contorto sono quindi caldamente invitati a segnarsi questo nome e a recuperare perlomeno questo EP ed il disco di esordio.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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