Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2020
Durata:43 min.
Etichetta:Black Lodge Records

Tracklist

  1. BURN THEM
  2. ILLICIT STATE
  3. HEROLDS OF ENSLAVEMENT
  4. A HOLLOW TOMB
  5. DOMINIONISM
  6. UNDIVINE
  7. UNCROWN
  8. THE DEATH OF KINGS OF OLD
  9. PYRES

Line up

  • Eldhrimnir: keyboards, programming, vocals (backing), violin, oud
  • Hvergelmer: vocals (lead), guitars, bass

Voto medio utenti

A 5 anni dall'ottimo debutto "The Malefic Miasma" tornano gli svedesi Ages che, nuovamente grazie al fiuto della Black Lodge Records, ci regalano il degno successore: "Uncrown".
I nostri in questo lustro hanno registrato l'uscita dalla band del bassista Brice Leclercq ma questo evento non ha sortito alcun effetto sulla musica che Eldhrimnir e Hvergelmer - al secolo Daniel Beckman (lo ricordate come Blackwald nei Twilight Force vero?) ed Andreas Olander - ci regalano.

Gli Ages sono fieri testimoni ed alfieri di quello che il black metal dovrebbe essere nonostante, anzi forse proprio grazie al fatto che, spingano forte sull'aspetto melodico ed epico piuttosto che sulla velocità e sull'attitudine all'annichilimento sonoro.
La presenza degli archi, delle tastiere, dell'oud contribuisce a regalare sensazioni antiche, figlie delle ere passate del mondo, retaggi di secoli bui e disperati, lontane dai facili passaggi folk a cui si abbandonano certi gruppi che si arrogano il diritto di portare il vessillo della fiamma nera.
Il suono ottenuto fondendo questi particolari alle partiture di chitarra, ora sferzanti ora acustiche ed al lavoro importante della sezione ritmica - mai comunque su tempi esasperati- è profondo, avvolgente, ipnotico e sottilmente inquietante.

"Uncrown" è un disco epicamente nero, maligno in ognuno dei suoi 42 minuti, è la Terra di Mezzo vista con gli occhi di Sauron, è la colonna sonora di Gmork alfiere del Nulla verso la distruzione del regno di Fantàsia, è l'Avversario delle forze della luce nelle battaglie.
In questo sposo al 100% l'opinione di Dope che pronosticava: "degli Ages sentiremo parlare in futuro come ottimi esponenti della vera fiamma nera"; ebbene il futuro è arrivato ed il fuoco dei nostri arde ancora incontaminato.
Trovate un posto per loro nella vostra collezione musicale: sarà occupato da musica che viene dall'anima e non dal ritorno economico.

Ages - "Burn Them"

Recensione a cura di Alessandro Zaina

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