A nove anni di distanza dall'uscita dell'ultimo "Grim’s Scary Tales" ed in occasione dei 35 anni di vita della band, tornano oggi i murder metallers Macabre con questo nuovo lavoro intitolato "Carnival Of Killers" che può vantare il sostegno della potente Nuclear Blast: nell'arco della sua lunghissima carriera la band non mi si è mai discostata dal proprio trademark che vede in tutto ciò che è legato ai serial killer un vero e proprio feticcio, e questo nuovo disco non fa ovviamente eccezione, come titolo e copertina esemplificano senza lasciare spazio a dubbi. Anche da un punto di vista strettamente musicale i Macabre non si sono lanciati alla ricerca di nuovi territori sonori e sono rimasti saldamente ancorati al death metal sporco e quasi punkeggiante che ne ha sempre distinto le gesta e che è sempre stato croce e delizia per chiunque si sia accostato al gruppo: la vena dissacrante e volutamente ironica che alcuni brani mostrano non solo a livello lirico ma anche musicale, basti pensare alle varie "Tea Cakes", "Them Dry Bones" o "Stinky", fa infatti storcere il naso a molti che considerano l'humor macabro della band poco divertente, anche a causa delle voci di Corporate Death e Nefarious che al solito spaziano da pulito in stile canzone per bambini, scream, growl e persino vocalizzi a la King Diamond in un modo che, va riconosciuto, solo i Macabre sanno fare. I 16 brani che compongono "Carnival Of Killers" ripercorrono quindi per l'ennesima volta le gesta di assassini seriali come Ted Bundy, John Gacy, Richard Ramirez e Henry Howard Holmes tra i tanti, proponendo un grottesco accostamento tra melodie da luna park, sfuriate ignoranti in stile death/punk e testi intrisi di humor nero e ironia, trasformando l'ascolto del disco in un giro in un luna park sinistro ed inquietante ma che tenta di persuadere i frequentatori a fare un giro sulle varie attrazioni invece che indurli a scappare. Esemplare dello stile unico dei Macabre è un pezzo come "Warte, Warte", nient'altro che un remake di un pezzo tedesco anni 50 con un testo interamente in tedesco dedicato all'operato di Fritz Haarmann, killer tedesco che uccise diversi ragazzi mordendoli alla gola durante l'amplesso, per poi si vocifera venderne la carne al mercato nero spacciandola per carne di maiale. Non mancano anche episodi più diretti e metal in senso stretto, come "The Lake Of Fire" o "Now It's Time To Pay" o "Your Window Is Open" ma in generale è la vena dissacrante e volutamente gigionesca ad essere il filo conduttore di questo "Carnival Of Killers".
Piacciano o meno, il morboso attaccamento che i Macabre nei 35 anni carriera hanno mostrato verso un argomento affascinante nella sua natura più abietta e malata come quello dei serial killer è quasi encomiabile e secondo forse solo all'ossessione che i Church Of Misery hanno per le medesime tematiche: tuttavia i tempi di "Dahmer", a parere di chi scrive l'apice compositivo dei Macabre, sono un lontano ricordo con cui questo nuovo disco non può reggere il confronto, ma che permette a "Carnival Of Killers" di raggiungere una tranquilla sufficienza. Se amate questo schizzato trio trascorrerte 40 minuti in pieno Macabre-style e troverete materiale e spunti per approfondire la vostra conoscenza sull'argomento degli assassini seriali, altrimenti continuerete a detestarli incondizionatamente.