Copertina 8

Info

Anno di uscita:2020
Durata:non disponibile
Etichetta:Black Widow Records

Tracklist

  1. INTRODUZIONE (RITORNO DAL PASSATO )
  2. L'ALCHIMISTA SCULTORE
  3. LA CASA DALLE FINESTRE CHE RIDONO
  4. IL VECCHIO TEATRO
  5. SETTE NOTE IN NERO (IN MEMORY OF LUCIO AND CAMILLA FULCI)
  6. PRESENZA
  7. VENERIFICIO LUNARE
  8. MILANO CALIBRO 9 (MEDLEY - IN MEMORY OF FERNANDO DI LEO, GASTONE MOSCHIN AND LUIS BACALOV)
  9. ZEDER
  10. LA STANZA DELLE MASCHERE

Line up

  • Domenico " The Psychic" Lotito: guitars, bass, synth
  • Angelo "Blood" Sposito: narration, vocals
  • Tiziana Radis: vocals, backing vocals
  • Roby Tav: keyboards, effects
  • Davide Caragnano: drums
  • Alexander Scardavian: lead guitar on "Milano Calibro 9 (Medley)"

Voto medio utenti

Nel 1998 la Black Widow pubblicava il volumetto “Incubi notturni – Dead of night”, che ripercorreva con competenza la storia del cinema horror e thriller, analizzando il legame indelebile tra questi generi e le relative colonne sonore, a volte addirittura più evocative delle immagini stesse.
Con contributi prestigiosi (Antonella Fulci, Luigi Cozzi, Roberto Curti, Al Festa, oltre a un cammeo di Dario Argento) il libro poneva particolare attenzione alla grande tradizione italica del settore, con disamine specifiche e la filmografia essenziale dei Maestri Mario Bava, Lucio Fulci e dei protagonisti del gotico e del “giallo” in salsa tricolore.
Oggi, quel “… filo rosso sangue tra cinema e musica” svela una nuova propaggine attraverso il disco eponimo dei La Stanza delle Maschere, profondamente intriso di quell’immaginario e la cui musica sarebbe stata perfetta per arricchire ulteriormente il favoloso (doppio) Cd… E tu vivrai nel terrore”, che completava quell’opera così preziosa, in cui autorevolissimi musicisti (Claudio Simonetti, Death SS, The Black, … ma anche i Morte Macabre, estemporanea collaborazione tra Anekdoten e Landberk …) proponevano un denso crogiolo di autentica tensione sonica, ispirata dai capolavori del brivido.
Scoprire che dietro una delle Maschere del gruppo si cela la ricca personalità espressiva di Domenico Lotito (Error Amplifier, Strange Here), e che all’albo ha collaborato, in veste di special guest, Alexander Scardavian (Strange Here, Paul Chain, Where The Sun Comes Down, Steve Sylvester), rappresenta per il sottoscritto una certa “garanzia” di preparazione e vocazione alla materia oscura, puntualmente confermata da un programma davvero “rabbrividente”, capace di trasformare in note inquietanti suggestioni letterarie (da Lovecraft a Eraldo Baldini, passando per Edgar Alan Poe), oltre che, ovviamente, conturbanti e vivide memorie cinematografiche.
Proseguendo in un percorso già tracciato da Goblin e Fabio Frizzi, e poi da Jacula, Black Hole e il Segno del Comando, “La stanza delle maschere” impressiona l’astante con le narrazioni spettrali di Angelo "Blood" Sposito, il canto malioso di Tiziana Radis e le tastiere torbide di Roby Tav (gli ultimi due di fama Secret Tales), a comporre, con le chitarre, le stesure musicali e gli arrangiamenti di Lotito, un coagulo di pura fascinazione ossianica, in cui si agitano misteriose figure eteree, lapilli psichedelici, “voci dal profondo”, litanie ipnotiche, suoni fumiganti di zolfo e un senso di coinvolgimento ed estraniazione davvero potente.
In questo modo, proprio come i grandi registi capaci di inchiodare lo spettatore alla poltrona e qui omaggiati in maniera più o meno esplicita (ricordando anche il mitico Pupi Avati e Fernando Di Leo), La Stanza delle Maschere mette in scena un fulgido esempio di straordinaria “bellezza del terrore”, il cui richiamo è praticamente irresistibile … per dirla alla maniera di Fulci, “tu, o viandante alle soglie delle tenebre, vieni” … cosa aspettate?
Recensione a cura di Marco Aimasso

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