Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2020
Durata:62 min.
Etichetta:Napalm

Tracklist

  1. SORROW OF SOPHIA
  2. THE SACRIFICIAL FLAME
  3. LUSTROUS HEART
  4. SLEEPWALKERS
  5. MOON OVER SABAOTH
  6. BURIAL FIELDS
  7. THE SETHIAN
  8. CLAW MARKS ON THE THRONE
  9. NIGHT VISITOR
  10. ASCEND INTO DARKNESS

Line up

  • Johan Ericson: guitars
  • Anders Jacobsson: vocals
  • Jerry Torstensson: drums
  • Daniel Arvidsson: guitars
  • Heike Langhans: vocals

Voto medio utenti

Ben cinque gli anni che separano "Under a Godless Veil", il nuovo album degli svedesi Draconian, dal precedente "Sovran", un lavoro che ho letteralmente consumato in questo lasso di tempo, quasi stregato da brani come "Heavy Lies the Crown", "Pale Tortured Blue" e "Dishearten" e soprattutto ammaliato dalla splendida voce di Heike Langhans che ha saputo davvero sposarsi ed uniformarsi alla grande al sound dei Draconian, rendendolo anche diverso e particolare.
Devo ammettere che alla notizia dell'addio di Lisa Johansson, tornata a vita privata dopo dieci anni con la band, pensavo che sarebbe stato impossibile trovare una degna sostituta invece la band di Johan Ericson è stata davvero lungimirante sulla scelta da effettuare.

Nell'arco della loro carriera, iniziata nel 1996 ma sancita solo nel 2003 col il loro primo full "Where Lovers Mourn", i Draconian non hanno mai sbagliato un colpo, superandosi con la doppietta "Arcane Rain Fell" e "The Burning Halo" ed il già citato "Sovran" e con brani eccezionali nell'ultimo album con Lisa alla voce "A Rose for the Apocalypse".
Il nuovo "Under a Godless Veil" non arriva a quei livelli, è bene chiarirlo sin da subito, ma rimane una prova assolutamente positiva che farà senza dubbio la felicità di chi li segue ormai da quasi venti anni ma che potrebbe addirittura aprigli nuovi orizzonti e nuove fasce di pubblico.

Non che il disco sia melodico od accessibile, questo proprio no dato che di fondo parliamo sempre saldamente di death doom, ma rispetto al passato ci sono più brani, anzi più parti di brani meno estreme, in cui la splendida voce di Heike prende il sopravvento sul growl di Anders Jacobsson, facendole talvolta quasi assumere le vesti di una band "semplicemente" gothic doom, decisamente meno ostica per tante "metallarine wannabe".

Per fortuna non ci sono sputtanamenti o soluzioni di comodo, l'agonia musicale dei Draconian è intatta, i temi trattati sono neri come la pece e non c'è simulazione, non ci sono atteggiamenti consolatori, le vibrazioni degli svedesi sono tristi, consolatorie ma contestualmente piene di rassegnazione ed oblio, prive di qualsivoglia luce di speranza o redenzione: nei 62 minuti che compongono "Under a Godless Veil" è presente qualche momento meno appagante rispetto alla perfezione di "Sovran" ma si tratta effettivamente di dettagli dato che il risultato finale è in ogni caso di ottimo livello.

Vogliamo solo augurarci che non si sia innescata un lent ma progressivo snaturamento del sound dei Draconian che certamente come tutto è suscettibile di cambiamenti ma che non merita stravolgimenti. Ma alla luce della loro carriera e della loro integrità siamo certi che non saremo delusi, nel frattempo abbiamo un altro magnifico album per accompagnare le nostre agonie.

Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.