Via subito il sassolino dalla scarpa, così poi iniziamo a parlare di Musica (la maiuscola è voluta e dovuta):
visto che siamo accusati di lodare e premiare "
robaccia che non si è filato nessuno a parte i soliti quattro disadattati", godo doppiamente nell'accendere i riflettori su un altro disco proveniente da un gruppo non di primissimo piano ma che non ha assolutamente niente da invidare a band più blasonate.
Sto parlando di "
Syttyköön Toinen Aurinko", terzo lavoro dei finlandesi
Kaunis Kuolematon, pubblicato dalla label tedesca
Noble Demon abile ad intuire il grande potenziale del quintetto di Hamina.
In questo nuovo capitolo della loro carriera i
KK espandono ed attraversano i confini del doom/death melodico senza timore di osare nè di uscire dai rigidi stereotipi (soprattutto mentali) che spesso incatenano il nostro genere preferito; perciò a suoni potenti, harsh vocals affilate e graffianti, linee di chitarra taglienti troviamo affiancate partiture di synth malinconiche, lente e suadenti, parti vocali pulite ed epicamente struggenti, lunghi passaggi sognanti di chitarra acustica.
Tutta la meraviglia del profondo Nord, dalle immote distese boschive dormienti sotto ghiaccio e neve alle infinite bufere di vento che scendono dall'Artico, sgorga potentissima dalle 9 tracce dell'album, figlie della maestria dei nostri nello stipare in ogni brano violenza, tristezza, melodia e ferocia.
Ascoltate la meravigliosa "
Kylmä Maa" (
Terra Ghiacciata) e le sue cangianti sfumature a titolo esemplificativo: dopo un'intro soffusa e delicata affidata alle tastiere, il mood si fa drammatico ed intenso grazie alla maestosa prova di
Olli Suvanto (growl) ed al muro quasi black eretto da
Jarno Uski (basso) e
Miika Hostikka (batteria) per poi sciogliersi nelle melodie gonfie di tristezza create dalle due asce di
Ville Mussalo e
Mikko Heikkilä.
O ancora la più doomeggiante ma ugualmente emozionante "
Hautajaiset" che regala passaggi da brividi durante il disperato refrain.
Da quando ho ascoltato per la prima volta il promo sono stato letteralmente folgorato da questo lavoro e mi dispiace moltissimo aver dovuto chiudere la mia top ten di fine anno senza poterlo inserire.
Se anche voi fate parte di chi ama la Musica indipendentemente da chi l'ha composta, non potete non avere nella vostra collezione di dischi "
Syttyköön Toinen Aurinko", se invece il nome della band è la discriminante nelle vostre scelte...mi dispiace moltissimo per quanto vi perdete.
"
Light no longer touches this frozen land
which is shunned even by death
the last threads of hope are gone like a dying tomorrow"
Kaunis Kuolematon - "
Kylmä Maa"
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