Ah i
Boris… ma quanto sono eclettici i nostri tre amici nipponici? Una carriera che da quasi trent’anni sorprende sia per la quantità di pubblicazioni, che per la loro qualità e per le continue svolte stilistiche fatte. J Pop, Psichedelia, Drone, Doom/Sludge e tanto altro quello che possiamo trovare nel corso della loro carriera.
I
Boris nel corso degli anni hanno fatto anche tante collaborazioni, in particolare con uno degli artisti di spicco della scena Japanoise:
Merzbow.
Dopo la precedente fatica (
QUI potrete leggere la recensione di
"現象 Gensho") giungiamo quindi al 2020, anno nel quale i
Boris hanno dato alle stampe l’ottimo
“NO” (una sbadilata di Punk giapponese in pieno volto) e questo
“2R0I2P0” in compagnia del terrorista sonico, con il benestare di una label fuori di testa come la
Relapse Records.
Un lavoro questo, che sembra quasi un compendio della loro carriera con le varie sfaccettature di molti generi da loro affrontanti con in più l’onnipresente elettronica molesta di
Merzbow che a volte ci sta bene, altre volte invece rovina completamente la canzone. La doppietta iniziale
“Away From You” e
“To The Beach” è un Drone/Noise molto vicino a certo Shoagaze che vanno completamente a cozzare tra di loro: da una parte un’atmosfera quasi angelica e sognante, dall’altra un’elettronica rumoristica che non ci azzecca per nulla con queste atmosfere... Nemmeno con la monotona
“Coma” le cose migliorano, mentre con le Sludgey
“Love” e con quel piccolo gioiellino di Sludge/Drone/Noise che risponde al nome di
“Absolutego” i quattro pazzoidi giapponesi dipingono dei quadri foschi, ansiogeni e oppressivi.
Il resto della tracklist ha qualche altro momento effettivamente ben riuscito (il Drone/Doom di
“Uzume” potrebbe piacer molto a
Greg Anderson e
Stephen O'Malley) e tralasciando altre canzoni dimenticabili, con
“Evol” e
“Shadow Of Skull” abbiamo di nuovo la principale contraddizione di questa collaborazione: i
Boris intenti a dimenarsi in un selvaggio Drone sfatto sotto acidi a base di psichedelia e sopra il buon
Merzbow che rende il tutto più ronzante e disturbante, offuscando quanto di buono fatto dagli altri tre musicisti.
Peccato: qui i
Boris e
Merzbow sembrano essere due linee rette parallele che non si incontrano mai ed è questo il difetto più grave di questo lavoro. Gli amanti del Noise è probabile che ameranno questo lavoro, il resto degli ascoltatori, anche quelli più vicini a certo Doom/Sludge/Psych vicino al Drone no.
Ben lontano dalla qualità delle collaborazioni più riuscite come un
“Altar” fatto in compagnia dei
Sunn O))), ma nonostante ciò e viste le luci e le ombre qui racchiuse, con una durata eccessiva che amplifica il tutto, è un bene che anche lavori del genere vengano pubblicati in uno scenario musicale che troppo spesso guarda ai grandi del passato o a seguire questo o quel trend, risultando fin troppo spesso omologato e poco coraggioso.
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