Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2021
Durata:53 min.
Etichetta:Naturmach Productions

Tracklist

  1. SIGNORE DELLE CIME
  2. BEZOAR
  3. AMNIOS
  4. SEUNGOGA
  5. MASNADA
  6. PROCESSIONE
  7. IL PASSO DELLE CENGE
  8. LA ROCCIA DI JEAN GRAT
  9. VENTRE DI LUPO
  10. VENGEANCE FROM BEYOND (MORTUARY DRAPE COVER)
  11. ESSENZA

Line up

  • Gypaetus : guitars, bass
  • Skarn: drums, guitars, vocals, keyboards

Voto medio utenti

La montagna è stata terra amara, culla e casa per molti di noi; chi dalla pianura si trova a dover soggiornare, passare per le zone montane o collinari sente la sua anima in pace ammirando la maestosità del paesaggio.
Ma solo che in quei luoghi vi è nato conosce a fondo il culto delle cime montane, il rispetto e timore; si timore perché quanti hanno trovato la morte perché con gesto di irrispettosità sfidavano per orgoglio quelle vette.
In questi luoghi si è benvenuti, ma sono pochi quelli che sanno carpirne i segreti più reconditi come questo duo.
Questa formazione nostrana torna a quattro anni di distanza da debut per proseguire il culto verso la natura montana e i misteri che vi si addentrano.
Un black metal “devoto”, permettetemi questa stortura verbale ma non riesco a trovare aggettivo più calzante di questo per definire il percorso dei nostri.
Già a partire dal sacro canto alpino “Signore delle cime” che è un manifesto emozionante che fa sempre venire il magone anche a chi lo ha solo ascoltato la prima volta con l’epicità selvaggia di “Bezoar” a seguire; un brano di black metal cadenzato ma dai riffing nordici e fieri come la popolazione che abita le zone montane con un’apertura pulita sul finale.
Altro centro è “Seungonga”; brano intenso che passa da parti veloci con inserimenti in blast beats a parti più cadenzate e atmosferiche con una vena epicheggiante.
Il passo delle cenge” è un tributo acustico al culto e al rispetto delle zone montane dove natura, cuore e bellezza risuonano in armonia si viene guidati dalla voce di Nequam dei The Magik Way.
La doppietta “La roccia di Jean Grat” e “Ventre di lupo” erano presenti nello split album del 2019 che li coinvolgeva con altri compagni come Inféren, Malauriu e Vultur qui riscoperte e che brillano nel complesso del disco.
Un tributo al culto italiano della nera fiamma viene fatto con la cover di “Vengeance from beyond” dei monumentali Mortuary Drape, i pionieri del black metal riconosciuti anche a livello internazionale.
Un disco che è un piccolo manifesto, un altro tassello importante nel percorso musicale dei nostri da conservare e godere; il culto è vivo.
Recensione a cura di Matteo Mapelli

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