Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2021
Durata:38 min.
Etichetta:Independent

Tracklist

  1. DARK REPERTOIRE
  2. MARIA'S TALE I: THORN QUEEN
  3. MARIA'S TALE II: SANGUINARY WRAITH
  4. THE MIRAGE OF ONRUST
  5. MAUSOLEUM CERREBRATION
  6. DEVOURER ASSOCIATE
  7. SERMON OF DEMISE

Line up

  • Vakh: bass
  • RSHarsh: guitars, vocals
  • Vart: drums
  • Zard: guitars
  • Steew: keyboards

Voto medio utenti

Dopo tre anni dal buonissimo debut ‘Black Secret Beyond Of Nature'(di cui mi ero personalmente occupato) tornano gli indonesiani Choria con la nuova fatica “A Dismal Repertoire’ … Come è prassi in questi casi il primo pensiero che ci sorge spontaneo è un paragone tra le due opere alla ricerca di similitudini e di nuovi spunti … Diciamo subito che i due album sono fortemente legati l’un l’altro con un sound che sembra riprendere proprio laddove si spegnevano le ultime note della strumentale ‘From Winter Wind To Green’ … e dove iniziano quelle dell’intro ‘Dark Repertoire’ … che sia di buon auspicio ? Personalmente credo di si perché quando parte ‘Maria’s Tale Pt.I – Thorn Queen’ si capisce subito che il tempo passato tra il debut e questo ritorno ha senz'altro fatto bene alla band contribuendo ad accrescere la ‘profondità’ del sound grazie ad un’evidente maturità compositiva di elevato spessore. Le melodie infatti sono ben calibrate e tendenzialmente ‘dreaming’ ( a la Elderwind / Eldamar per intenderci) perfettamente incastonate su un tessuto ritmico non troppo ‘spinto’ , mentre per la seconda parte di ‘Maria’s Tale’ , che segue a stretto giro di posta, ci troviamo di fronte a qualcosa di un po’ più convenzionale e tirato. Sinceramente che le due tracks facciano parte di uno stesso concept lo si capisce solo dai titoli, altrimenti a livello atmosferico e musicale potremmo certamente parlare di due brani indipendenti tra loro. Il pezzo successivo, ‘The Mirage Of Onrust’ è un buon compromesso tra i due precedenti, aggiungendo al suo interno un mood epico-guerriero che mi ha riportato alla mente i cinesi Holyarrow, con in più la carica dei loro connazionali Vallendusk. I due pezzi successivi, ‘Mausoleum Cerrebration’ e ‘Devourer Associate’ sono di gran lunga i migliori del lotto con ottimi incastri di melodie che sorreggono perfettamente l’assalto all’arma bianca della band, in particolare “Devourer” risplende per aggressività, intensità, furia e pazzia. I break sono magniloquenti e vagamente epici dando così una forte ariosità e ‘grandeur’ a tutto il pezzo. Cosi’ come per il precedente lavoro, una nota di demerito va alla copertina dell’album, molto anonima e insignificante, e alla produzione, soprattutto per quello che riguarda la voce, troppo ‘lontana’ e poco incisiva … Al netto di questi ultimi appunti resta comunque un album molto valido che saprà sicuramente soddisfare i gusti dei black metallers meno oltranzisti tra di voi … per me ‘A Dismal Repertoire’, è la conferma che dall’Indonesia arriva dell’ottima musica estrema, ma i capofila del movimento sono ancora altri …

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