Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2021
Durata:43 min.
Etichetta:Avantgarde Music

Tracklist

  1. RELUCTANTLY
  2. AS THE LIGHT FADES PT. I
  3. REMORSE
  4. TREMBLING IN EMPTINESS
  5. AS THE LIGHT FADES PT. II

Line up

  • Austin Kruger: all instruments, vocals

Voto medio utenti

Aokigahara, conosciuta anche con il nome di Jukai (letteralmente in giapponese "Mare di alberi"), è una foresta che sorge alle pendici nord-occidentali del Monte Fuji in Giappone.
E' tristemente nota come "Foresta dei Suicidi" per l'alto numero di persone che la sceglie come teatro per togliersi la vita.
Ispirandosi a questo luogo il talentuoso polistrumentista statunitense Austin Kruger ha dato vita al proprio progetto solista Suicide Forest, che assai poco sorprendentemente porta avanti l'idea espressa a chiare lettere sulla propria pagina facebook ufficiale:

"Cerco di promuovere l'autodistruzione ed il nichilismo poichè serve a ricordare che l'esistenza è priva di significato e che siamo tutti ugualmente privi di valore"

A tre anni dal debut omonimo del 2018, grazie alla label milanese Avantgarde Music, Kruger pubbica il secondo disco della propria carriera intitolato "Reluctantly" che evolve ed espande il classico DSBM degli esordi per incorporare elementi atmosferici e post-black/shoegaze al fine di rendere ancora più emotivamente coinvolgente la propria musica.
Partiture solenni e sottilmente inquietanti che richiamano Burzum (speriamo si possa citare ancora nelle recensioni senza incorrere in qualche folle censura...) si affiancano a riff dissonanti e graffianti in cui fanno capolino i Cradle of Filth oltre a lunghi interludi in cui il suono pulito delle chitarre regna incontrastato.
Le 5 tracce -tutte di durata importante- sono multiformi, sfaccettate, offrono uno spettro di sonorità cangianti che passano in pochissime battute dalla calma glaciale alla furia più implacabile; ed altrettanto fanno le parti vocali (sempre curate da Kruger) ora sussurrate ora strazianti e sofferte.
Il disco vuole -e lo scopo è raggiunto senza dubbio- essere la colonna sonora per le anime lacerate, per coloro che non trovano pace nè sentono di fare parte del mondo; in tale direzione vanno anche le liriche di Austin che ne parla in questo modo:
"L'intero album si concentra sui temi del risentimento e dell'isolamento, e considerando che la totalità di Reluctantly è stata registrata durante il blocco dovuto al Covid-19, tali sentimenti sono stati solo aggravati".

"Siamo nati soli, viviamo soli, moriamo da soli. Solo attraverso l'amore e l'amicizia possiamo creare per un momento l'illusione di non essere soli."
- Orson Welles

Suicide Forest - "Reluctantly" (full album)




Recensione a cura di Alessandro Zaina

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