Copertina 8

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2021
Durata:57 min.
Etichetta:Blood Blast

Tracklist

  1. LEGION (INTRO)
  2. FADE IN FEAR
  3. KINGS OF NOTHING
  4. PREACHERS OF HATRED
  5. DAYBREAKERS
  6. POWERBLAST
  7. MULTIDIMENSIONAL HOLLOW
  8. THE FURY
  9. DREAMING (FEAT. MILLY FLORIO FROM END OF SKYLINE)
  10. REASCENT
  11. BENEATH THIS CROWN
  12. INDELIBLE STAINS
  13. THE VOID

Line up

  • Tommy Montenegro: vocals
  • Anto Addabbo: guitars, clean vocals
  • Alberto Pinto: guitars
  • Alex Giustino: bass
  • Francesco Inchingolo: drums

Voto medio utenti

Abbiamo atteso 7 anni da "Define Redemption", seconda ed ultima incandescente traccia dei pugliesi Reality Grey, prima di poter ascoltare il terzo (decisivo, definitivo e blablabla vario, lo sappiamo...) full length (autoprodotto e distribuito da Blood Blast) "Beneath This Crown".
Il nostro Frank li aveva ben definiti come "modern melodic death band", ma durante questo periodo di silenzio i nostri hanno "affinato la loro arma".

Oltre ai miglioramenti tecnici e ad un bagaglio di esperienza cresciuto, Tommy Montenegro e compagni integrano la loro proposta - sempre influenzata da Soilwork, Darkane ed As I Lay Dying - con riffs e soluzioni melodiche che rimandano a band quali Pantera e Slayer ("Preachers Of Hate" e "Powerblast").
Ma non solo: con una maggiore presenza di parti vocali pulite affiancate a partiture progressive ("Daybreakers" o "Multidimensional Hollow") strizzano l'occhio agli ultimi lavori dei grandi In Vain, senza ovviamente trascurare l'animo più melodico e "facile" della band che ben possiamo apprezzare in brani come "Reascent" o "The Void".
Ovviamente "Beneath This Crown" è un album moderno (ed è una constatazione, non ha nessuna accezione negativa) di death melodico, pertanto contiene come il suo predecessore passaggi più groovy e contigui al metalcore ("The Fury" e "Kings of Nothing") che risultano perfettamente integrati e coerenti con il resto del disco.

Menzione particolare per una traccia che inizialmente mi ha spiazzato ma che - essendo per bocca della band "un brano molto sperimentale" - può starci a pieno titolo: parlo di "Dreaming" che vede la partecipazione di Milly Florio degli End of Skyline. Il duetto con Tommy e la contrapposizione tra due timbri vocali agli antipodi - lungi ovviamente dall'essere una novità- è decisamente riuscito.

Il disco della maturità di una band tricolore che suona melodeath si merita lo status di "top album": è arrivato Natale in anticipo per me?

Reality Grey - "Daybreakers"



Recensione a cura di Alessandro Zaina

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