Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2021
Durata:49 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. COMING FOR YOU
  2. BRING IT ALL HOME TO ME
  3. BREAKOUT
  4. HARD TO MAKE IT EASY
  5. CAN’T AFFORD A HERO
  6. COLD AS DECEMBER
  7. DANCE
  8. THE HARDEST ROAD
  9. MONKEY
  10. A LUCKY MAN
  11. TOMORROW

Line up

  • Jack Blades: bass, vocals
  • Kelly Keagy: drums, vocals
  • Brad Gillis: guitars
  • Eric Levy: keyboards
  • Keri Kelli: guitars

Voto medio utenti

La questione, quando si parla di idolatrati “veterani”, è un po’ sempre la stessa … quanto contano l’affetto, la riconoscenza e la voglia di riprovare “antiche” emozioni nella valutazione del loro nuovo lavoro?
Inutile nasconderlo, sono tutti aspetti che hanno fatalmente un “peso”, specialmente se i loro manufatti sonori sono parte integrante della nostra formazione di rockofili, ma credetemi quando affermo che nel giudicare le prove dei Night Ranger, da quando (da “Qualche parte in California”) hanno ritrovato la verve dei “bei tempi”, ogni eventuale implicazione extramusicale è veramente ridotta al minimo.
Invidiabili nella forma fisica, nelle motivazioni e nello spirito, i nostri rappresentano ancora oggi un autentico “modello” di hard-rock raffinato, muscolare e solare, impreziosito da una conduzione vocale che davvero in pochi possono vantare.
Bene, allora il nuovo album è un altro capolavoro della loro discografia?
Direi di no, nel senso che non ritengo contenga canzoni veramente attrezzate per essere trasmesse ai “posteri”, eppure vi sfido a trovare nel panorama attuale, qualcosa di maggiormente positivo, "ansiolitico" e radiofonico (in senso abbastanza ampio … per certi versi potrebbe finire per attrarre anche taluni estimatori di “roba” alla Foo Fighters …) di “ATBPO”, un disco che riesce ancora una volta a eleggere i californiani come i Maestri della melodia espressiva, energizzante e passionale, innervata da robuste dosi di grinta sonica.
Di fronte a tanta vitalità e forza comunicativa, ogni altro sofisma diventa superfluo, e invece che impegnarsi in improbabili confronti con il passato, il modo migliore di affrontare l’albo è di farsi trascinare dal suo feeling radioso e perentorio, a cominciare da una “Coming for you” che, in realtà, avvia l’opera di soggiogamento sensoriale in maniera vistosa e tuttavia non particolarmente catalizzante.
Se il magnetismo dell’opener non è pienamente esaltante, diventa poi assai difficile resistere a “Bring it all home to me”, che palpita di tensione hard alla maniera di una versione “elegante” degli AC/DC, o non rimanere ammirati al cospetto di “Breakout”, un vibrante anthem che unisce virtuosismi, ardore e creatività.
Non so dire con precisione quanto sia arduo rendere ancora efficaci i dogmi inalienabili del rock n’ roll, ma è evidente che “Hard to make it easy” riesce nell’impresa, allo stesso modo in cui “Can’t afford a hero” dimostra che per non apparire stucchevoli e prevedibili bisogna avere una particolare predilezione per le ambientazioni elegiache e sentimentali.
Caratteristiche che certamente sono innate nella ricca personalità artistica dei Night Ranger e che emergono in modo ancor più evidente in “The hardest road”, una ballata scintillante di classe.
I barlumi Purple-iani di “Cold as december” e, soprattutto, “Monkey”, si mescolano con l’inno rootsyDance” e la spigliata “A lucky man”, mentre con la deliziosa “Tomorrow” il gruppo congeda tutti i suoi fans offrendo un altro imperioso saggio delle sue intatte qualità tecnico/emozionali.
And The Band Played On (ecco cosa si “nasconde” dietro l’acronimo del titolo), e lo fa senza preoccuparsi degli anni che passano, di glorie trascorse e delle attuali crisi discografiche, economiche e sanitarie … questi siamo noi e questo è il nostro presente, sembrano volerci dire, e francamente io lo trovo ancora molto appagante.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 17 ago 2021 alle 04:46

Bella recensione, che fotografa ottimamente l'album. Non sbagliano un colpo nemmeno se ci si mettono d'impegno. 7,5 voto che condivido.

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