A un solo anno di distanza da 'Roaring Eye' torna la one man band toscana Nubivagant con il secondo album 'The Wheel And The Universe' ... con così poco tempo tra una release e l'altra c'é da aspettarsi un grande cambiamento ? Forse no, ma 'TWATU' é un album che mostra un Omega (il mastermind dietro questo progetto e molti altri tra cui Frostmoon Eclipse, Fides Inversa, Darvaza etc etc) in piena 'espansione' musicale... se infatti il debutto poteva essere definito, un po' semplicisticamente, black metal epico ed atmosferico, questo ritorno é senz'altro molto di più, infatti la parte prettamente estrema ha lascito spazio per lo più a parti epiche ed heavy oriented in una sorta di doom vitaminizzato, dove la voce pulita ed evocativa la fa da padrone, marcando definitivamente il distacco da ciò che era in passato. Volendo azzardare dei paragoni veramente pericolosi (e forse anche un po' pretenziosi) potremmo pensare ad una sorta di incrocio tra Candlemass e Solitude Aeternus con una marcia in più (in senso di velocità). Pur avendo ascoltato ripetutamente questi pezzi prima di buttar giù queste impressioni, non credo di essere riuscito ad entrare perfettamente nel mood dell'album, in quanto in esso vivono due anime che non riescono ad entrare in simbiosi tra loro e mi fanno propendere per definire 'The Wheel And The Universe' come un album di passaggio , un po' come fu 'Below The Lights' per gli Enslaved che fece da trade d'union tra il periodo viking black metal degli esordi e il suono progressivo e seventies oriented della seconda parte di carriera … Insomma nei solchi di quest'album ci sono senz'altro dei momenti piacevoli, grazie ad una discreta qualità melodica e un songwriting che, pur non essendo eccelso, riesce comunque anche a coinvolgere … mi aspetto qualcosa di più definito (e definitivo) dalla prossima opera, per adesso però ci si può accontentare