Copertina 7,5

Info

Genere:Fusion
Anno di uscita:2022
Durata:54 min.
Etichetta:GRIDMusic

Tracklist

  1. PROLOGUE (7TH MOVEMENT)
  2. ENIGMA (8TH MOVEMENT)
  3. FLOW (9TH MOVEMENT)
  4. TRANSFORMATION (10TH MOVEMENT)
  5. SUBMERGE (11TH MOVEMENT)
  6. GLEAM (12TH MOVEMENT)
  7. TIMELESS (13TH MOVEMENT)
  8. PULSE (14TH MOVEMENT)
  9. EPILOGUE (15TH MOVEMENT)
  10. FINALE (16TH MOVEMENT)

Line up

  • Gerald Peter: keyboards
  • Aaron Thier: drums
  • Julie Elven: backing vocals
  • Jordan Rudess: keyboard solo on 10
  • Martin Miller: guitar solo on 8

Voto medio utenti

Seguo Gerald Peter dai tempi di “Jeremias”, lavoro interessante da molti punti di vista che però è rimasto un unicum nella discografia dell’artista. “Incremental Changes, Pt. 2” è il secondo capitolo di una trilogia strumentale iniziata nel 2017 che vede il tastierista austriaco confrontarsi con sonorità molto più eterogenee e moderne.

Ecco allora che si passa dalle timbriche sintetiche, ibride e cinematografiche - a cavallo tra Hans Zimmer e Vangelis - di “Prologue” ed “Epilogue” alla synthwave progressiva di “Enigma”, fino alla fusion con il pianoforte in evidenza di “Flow”. Le atmosfere dark alla Midnight Syndicate di “Transformation” (con qualche incursione dubstep) fanno il paio con l’elettronica un po’ invadente di “Pulse”, traccia impreziosita però dagli ottimi assoli di Peter e del guest Martin Miller alla chitarra.

Se le influenze classiche emergono in “Submerge” o nelle orchestrazioni di “Gleam”, la più accessibile “Timeless” controbilancia il tour de force della conclusiva “Finale”, con il cameo di Jordan Rudess, punto di riferimento (mai nascosto) di tutta la produzione del musicista.

Ennesima prova convincente di un talento che fatica a farsi conoscere. Ma nel mio piccolo, io ci provo.

Recensione a cura di Gabriele Marangoni

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