Copertina 8

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2023
Durata:47 min.
Etichetta:Soulseller Records

Tracklist

  1. TRAMALIZED
  2. POINT OF NO TURNING BACK
  3. HATING GOD
  4. AS THEY ARE PUT TO SLEEP
  5. CURSE OF THE LAKE DRAG
  6. GIFT
  7. FUMES OF FUNERAL PYRES
  8. LOOKING FOR REALITY (FEROX COVER)
  9. PLAIN EVIL
  10. THE ROSTOW RIPPER
  11. AT THE NIGHT OF FEAST

Line up

  • T. Oranen: bass
  • K. Laanto: drums
  • M. Jokelainen: guitars
  • R. Tarvonen: vocals

Voto medio utenti

Con 'Fumes Of Funeral Pyres', ci troviamo davanti ad una delle migliori release, finora, in campo death metal di questo 2023. Frase che probabilmente andava posta a chiusura della recensione, ma l'entusiasmo accumulato finora mi impedisce di iniziare con altre parole. E di questo, vanno ringraziati ovviamente i Tramalizer, band finlandese che affonda le proprie radici in un death non canonico, che va spedito in una sola direzione per intenderci, facendo subentrare il fattore noia dopo pochi minuti. Con una forte dedizione rivolta agli Entombed, di cui durante lo scorso anno hanno anche pubblicato un singolo contenente la cover di 'Supposed To Rot', la band non ha lasciato dietro di sè questa influenza, che ha saputo immettere dentro questo debut album gestendola alla perfezione.



Si passa infatti senza problemi dalle sfuriate di 'Hating God', dove sono presenti anche parti doom che rimandano fortemente a 'Left Hand Path', ai riff serrati di 'Curse Of The Lake Dreg' che ricorda da lontano i Dismember. Un plauso va fatto alla produzione non troppo patinata, ma neanche con quel sound da cantina che rende praticamente inascoltabili o indistinti gli strumenti e la voce. Un mix tra le due parti, che sembra catapultare l'ascoltatore direttamente sul finire dei 90s. 'The Rostov Ripper' suona come un pugno in faccia, dove la voce di Riku Tarvonen si erge come protagonista e anche qui, i rimandi a L.G. Petrov si sprecano, senza però scadere nella becera imitazione ma anzi, riuscendo a creare anche qui una mescolanza tra due stili che ben si sposano tra di loro. Si passa poi a pezzi come 'Looking For Reality' o la Titletrack che giocano tutta la loro potenza sui riff, che in alcuni frangenti predono anche un tono di epicità che ben si addice alle sonorità generali dell'album.

Centro assoluto per i Tramalizer che ci consegnano un album coi fiocchi, il quale sarà capace di soddisfare ambedue le parti, di chi è più legato a certi anni, e chi invece apprezza anche uscite più moderne. E certamente non è poco.

Recensione a cura di Francesco Metelli

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