Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2023
Durata:52 min.
Etichetta:Season Of Mist

Tracklist

  1. EQUUS
  2. MISERICORDE I - AS THE FLESH FALLS
  3. MISERICORDE II - ANATOMY OF QUIESCENCE
  4. SUSPYRE
  5. GRAAL
  6. ANHEDONIA

Line up

  • Tim Charles: vocals, violin
  • Xen: vocals
  • Matt Klavins: guitars
  • Benjanmin Baret: guitars
  • Martino Garattoni: bass
  • Dan Presland: drums

Voto medio utenti

Ecco qui un album da tenere d’occhio, perché gli aussie ci hanno regalato un’ennesima perla.
Dimostrazione palese che il progressive extreme metal può contare su due punte di diamante come gli Enslaved ed i Ne Obliviscaris, perché sono riusciti a far convivere ragione e sentimento, tecnica strumentale sopraffina con una spinta emotiva non indifferente.
Basta ascoltare l’opener “Equus” per venire sommersi da una tempesta perfetta di controtempi, un basso come strumento cardine posto in avanti e un bel bilanciamento vocale tra le vocals gutturali di Xen e quelle pulite e piene di pathos di Tim Charles.
Altra nota di merito a mio modesto parere è che il brano, che è molto lungo, dura dodici minuti e rotti, scorre via fluidamente grazie ad una scrittura magnifica e con un violino solista che è eccellenza pura e ti regala emozioni.
Altro doppio colpo è “Misericordie”, perché doppio? La motivazione sta perché è diviso in due parti comunicanti tra loro con una che è una superba prova di potenza e delicatezza, tra riffing serrati e udite udite passaggi fusion con percussioni e il violino che primeggia e la seconda parte una semistrumentale che fa capire l’assoluta bravura del combo di Melbourne.
Graal” sembra puro movimento sonoro articolato tra scatti estremi con blast beats incorporati e spinte prog metal e sempre con il basso del nostro Martino Garattoni in prima linea.
Le vocals pulite sono limpide e ti coinvolgono emotivamente come le harsh vocals che non mostrano un tono monotono ma invece investono a livello emozionale parecchio; all’interno ci sono parti acustiche sollecitate da solos elettrici per poi tornare a picchiare su tempi cadenzati con il violino sullo sfondo.
In soldoni com’è questo album? Posso dire in tutta sincerità che non è un prodotto di facile ascolto, usa e getta, ma anzi ascoltandolo diverse volte se ne apprezza man mano la bellezza; per me personalmente il 2023 è partito molto bene dato le uscite in campo duro e queste ne è l’ennesima conferma.
Recensione a cura di Matteo Mapelli

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