Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2025
Durata:33 min.
Etichetta:Iron Bonehead Productions
Distribuzione:Suspicious Activities

Tracklist

  1. INTRO
  2. DEPRAVED TO THE BONE
  3. BLOODSTAINED WHITE ICON
  4. TOP NOTCH SLAVE DRIVER
  5. (PRAY MACABRE) CHAPEL DEFILEMENT
  6. FUCKED ON CROSS
  7. INTRO
  8. CELEBRATE THEIR DOWNFALL
  9. NAIL OR BE NAILED
  10. OUT THE NORM
  11. THE SWINEPRIEST BEDLAM
  12. FLAMETHROW MESSIAH / THE PURGATORY
  13. WOW WOW WHOLY WHORE, HOT WAX FAT CANDLES

Line up

  • Dominus A.S.: Vocals, Bass (1993-present)
  • Tom Will: Drums

Voto medio utenti

I Naked Whipper sono una band tedesca originaria di Reinheim, nell'Assia, formata nel 1993.
La formazione originale comprendeva Dominus A.S (Alex Schulze) alla voce e al basso, Markus Winterstein alla batteria e Michael Teutenberg e Oliver Kopp alle chitarre. Nel 1993, il gruppo rilasciò un demo/EP omonimo e, nel 1995, il proprio primo e unico full-length: "Painstreaks", sotto il patrocinio dell'etichetta Malodorous Mangled Innards Records. Nello stesso anno, seguì invece l'EP "Moloch: Acid Orgy", con distribuzione limitata a 300 copie.

Dopo un lunghissimo periodo di inattività (ben 26 anni!), i Naked Whipper sono tornati in attività nel 2021 e rilasciano infine, in questo inizio 2025, coadiuvati dalla Iron Bonehead Productions, il loro secondo LP: "Chapel Defilement".

"Chapel Defilement" si muove sulla falsariga di quanto fatto circa un trentennio fa con il debut; ovvero un Deathgrind estremamente grezzo che prende sicuramente ispirazione da Napalm Death e Repulsion, e su cui si aggiunge una certa venatura Black che potrebbe ricordare alcune releases limitrofe al Bestial/War metal, come per esempio quelle dei canadesi Blasphemy. Questo, oltreché per alcuni dettagli stilistici, anche per la produzione "artigianale" (elemento ovviamente affine anche al Grind, ma qui presente con una sfumatura diversa), pur comunque mantenendo una discreta intellegibilità: gli strumenti si distinguono a dovere.
È una proposta semplice quella dei Naked Whipper, improntata perlopiù, come è ovvio che sia, sulla velocità; dove comunque trovano spazio anche rallentamenti, frangenti in mid tempo e nell'insieme un groove marcato che accompagna l'ascolto in ogni momento, persino quando i tempi divengono particolarmente schizofrenici. Qualità non da poco questa, ottenuta grazie a una certa strategia di posizionamento degli hooks, e, inoltre, per merito di scelte caratteristiche dei ritmi che, indugiando in alcune ripetizioni di patterns a velocità elevate, riescono a stamparsi nella mente dell'ascoltatore e a far sì che il disco non risulti anonimo.

Il ritorno dei Naked Whipper non sorprende… Ma a volte è meglio così e, in ogni caso, "Chapel Defilement" è un prodotto superiore alla media odierna di molte uscite del genere.

Recensione a cura di DiX88

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