Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2025
Durata:42 min.
Etichetta:Indipendent
Distribuzione:Avantgarde Music

Tracklist

  1. GIFT OF LIFE
  2. PROOF OF EXISTENCE
  3. THE HOLLOW HYMN
  4. INNER PEACE
  5. T.E.T.L.
  6. DECAYING YEARS

Line up

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I Void of Hope sono un trio Black metal finlandese nato durante una sessione di registrazione del materiale che, in seguito, è confluito nell'LP "Proof Of Existence", rilasciato in via indipendente in questo inizio 2025, e su cui adesso ci soffermeremo.
La leggenda narra che l'intero album sia stato composto e registrato in soli cinque giorni in studio, con temperature esterne tra i -30° e i -35°, in completa oscurità per gran parte della giornata.

Non si hanno grandi notizie sui Void of Hope – la cui vera identità rimane anonima – se non che la line-up del complesso include membri di Moonlight Sorcery e Ondfødt. Inoltre, sembrerebbe che il moniker abbia a che vedere con un luogo o uno stato mentale dei musicisti, e che il disco rappresenti un viaggio attraverso la salute mentale e la depressione, il cui esito può essere la vittoria o la resa. In sintesi, una delle classiche tematiche del Depressive Black metal e, data la prospettiva di riscatto, e i barlumi di risalita – accessibili solo una volta che si sia sfiorato il fondo nero del "vuoto di speranza" – credo che ci si trovi in tale ambito, e non in terreno DSBM, per quanto musicalmente la differenza sia quasi inesistente.

Un Depressive Black metal dalla produzione moderna (benché non di plastica) e dai suoni corposi e potenti, in cui frangenti atmosferici e melodici si alternano ad altri violenti che, anche quando i ritmi rallentano, tendono ad assumere andature in mid tempo sostenute ed incalzanti, contraddistinte da un groove definito e coinvolgente, come raramente mi è capitato di ascoltare in questo genere.
Non si deve pensare a quel Depressive / DSBM lento e composto da suite monotone e ripetitive; qui siamo su costruzioni che tendono sì a rallentare e svanire in dilatazioni sonore monocromatiche, bensì non così frequentemente. Al contrario, si tende a prediligere la forma canzone e la delineazione di situazioni avvincenti e muscolari, cariche di pathos e davvero ben architettate; dove l'anima nera ed estrema resta sempre presente, seppur in parte stemperata dal suo intrecciarsi in una trama a volte sottile, a volte più consistente, con magie di pianoforte, tastiera e strumenti a corda acustici, dove anche una certa matrice sinfonica degli arrangiamenti ci induce al pianto struggente. Promuovendo il riaffiorare, dai fiordi mortuari della notte, tutte le albe dei ricongiungimenti desiderati, insieme al silenzio sordo dell'assenza.
Aiutami a passare un'altra notte senza di te... Poiché, in questo cielo di specchi, possa io continuare a vederti ovunque senza dubitare della veridicità di questo mio artificio.

"Proof Of Existence" non è il classico disco melenso del genere… C'è passione rovente, disperazione, aneliti di speranza ed amore, ma anche tanto odio esplosivo e, di questo, ne è esemplare testimonianza la traccia "T.E.T.L." che, in taluni frangenti, potrebbe benissimo apparire tra le composizioni targate Anti.
Un'opera deflagrante e genuina – pur se non pienamente originale, dati i molteplici richiami a realtà come Nyktalgia, Silencer e ad alcune melodie degli Asutere (anche se siamo su lidi più duri rispetto a questi) – che denota grande cura per il dettaglio, capacità di soggettivazione artistica e tanto, tantissimo cuore.

Non ho mai avuto "Speranza"; la vita l'ha bruciata prima che potessi crederci.
Ho sempre preferito il disincanto della cruda realtà, a cui ho affiancato la potenza assoluta del misticismo poetico, traboccante da un sentimento di trascendenza che potesse slanciarmi al di là della "mera vita". Tuttavia, quest'opera, per una notte soltanto, con il suo esserne così manifestamente vuota, me ne ha fatto sognare la voce.
Grazie.

Recensione a cura di DiX88

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