Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2025
Durata:38 min.
Etichetta:Hammerheart Records

Tracklist

  1. DENIAL OF CLARITY
  2. TRIBUTE TO CREATION
  3. ANCIENT REMAINS
  4. LIFE OF HORRORS
  5. LAMENT TO THE LOST ONE
  6. PILGRIMAGE TO UTUMNO
  7. RECTIFYING PIECES
  8. MOURNINGSIDE
  9. THE ETERNAL SLEEP
  10. HYMN OF AN AFTERLIFE

Line up

  • Liam Curcic: bass
  • Axel Ask: guitars (lead)
  • Ville Esbjörn: vocals, guitars
  • Filip “Draegg”: drums

Voto medio utenti

“The Eternal Sleep” is mixed and produced by Tomas Skogsberg at Sunlight Studio. Mastered by Dan Swanö. and promises 37 minutes of cold, unforgiving, HM-2 Death Metal, straight from the capital of Sweden... where it all began.

Sarebbe sufficiente questo a concludere la recensione per l'esordio discografico degli svedesi Impurity: i più attempati tra voi avranno, infatti, già drizzato le orecchie e si saranno fiondati sul web (che tristezza) ad ascoltare qualcosa di questi ragazzi che suonano, esattamente, quel death metal...
Immaginate di essere a Stoccolma nei primi anni '90, immaginate la rivoluzione portata da un semplice pedale per chitarra, immaginate un gruppo di band che stava scardinando il suono del metallo della morte con una proposta "diversa", distruttiva, abrasiva come la carta vetrata e, soprattutto, esaltante come mai era successo prima.
Ecco, "The Eternal Sleep" avrebbe potuto benissimo essere inserito in quel contesto e, di fianco ad Entombed, God Macabre, Carnage e Dismember, avrebbero potuto esserci gli Impurity.
Invece, questi ragazzi il disco lo hanno scritto e suonato durante i nostri giorni e ci hanno riportato indietro nel tempo, verso un suono immortale e, soprattuto, lo hanno fatto in maniera eccellente: i 38 minuti dell'album si abbatteranno su di voi come un maelstrom, le chitarre a motosega con il loro riffing di qualità vi penetrerà sotto la pelle, i magnifici assolo concederanno quella dose di melodia che saprà esaltarvi, mentre la voce, rabbiosa e mai monotona, non potrà non ricordarvi un Kärki o un Petrov... tutto, insomma, urla "swedish death metal" e niente potrà fermare la sua eco.
Gli Impurity non saranno originali, fortunatamente aggiungo, ma sono maestri di un suono immortale, sciorinano un songwriting di alto livello tra accelerazioni brucianti e groove pazzesco, creano atmosfere macabre (a volte vicine al black), si lasciano andare a parossismi quasi grind ("Rectifying Pieces"), improvvisamente piazzano le armonizzazioni che ti fanno sobbalzare il cuore, ed il culo, scrivono, in poche parole canzoni che hanno solo bisogno di essere ascoltate, amate e conservate nel proprio cuore (nero) per poter rivivere, ancora ed ancora, la magia di un'epoca che, oggi, troppo spesso, si tende a dimenticare.
Per quanto mi riguarda, album da comprare senza se e senza ma.
Vaffanculo alla modernità.

Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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