Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2025
Durata:38 min.
Etichetta:Dusktone
Distribuzione:Dusktone

Tracklist

  1. SANGUINARIA
  2. OMINOUS CASTLEDUSK
  3. BLACKLIGHT TORCHES FROM BELOW
  4. DRAGONBANNERS DRAW THE HORIZON
  5. MAZE OF GLORIOUS FLOWING
  6. BLOODHORNS ARE CALLING
  7. MARSHWAVES CONSUME THE OBLIVION CLIFF

Line up

  • Azghâl: Keyboards
  • Sadomaster: Vocals, Guitars, Bass
  • Bestia: Drums

Voto medio utenti

I pavesi Morcolac li avevamo lasciati un anno fa con il buon EP "Drawbridge to Citadel of No More Dawn" (2024), e si ripresentano, coadiuvati dal patrocinio della Dusktone, in questi giorni di fine marzo 2025 con un'opera ancora migliore e di assoluto livello: "Sanguinaria", terzo full-length di una discografia fino ad ora più che valida.

"Sanguinaria" probabilmente rappresenta l'episodio più tirato e duro finora composto dal gruppo, il quale continua a muoversi su coordinate vampiresche, legate alla demonologia, di matrice sinfonica, riallacciandosi a quel Black metal anni '90 che tanto ha reso gloriosa la fiamma nordica.
I Morcolac riescono a miscelare le declinazioni più iconoclaste dall'arte oscura, come quelle dei Satanic Warmaster delle fasi più melodiche – "Carelian Satanist Madness" (2005) – la dicotomia nichilismo/ armonie eleganti sulla falsa riga dei Gehenna di "Seen Through the Veils of Darkness (The Second Spell)" (1995), e le sinfonie romantiche stile primi Cradle of Filth, in un costrutto organico che, pur presentando molteplici elementi eterogenei, appare nell'insieme monolitico e solido come l'acciaio nero più lucente.
Impietoso l'incedere dei blast beats, dei riffs segaossa e lo scream del crudele vampiro Sadomaster; tutto ciò, infine, ricamato e avvolto da poderosi inserti di tastiera affiancati, di tanto in tanto, da strumenti classici di fattura neobarocca (organo e clavicembalo credo), dove si ravvisa perfino un certo afflato epico con talune partiture ai limiti del Death, sulla scia di Dissection e Dawn.
I fattori di cui abbiamo appena trattato li troviamo veicolati da una produzione dal taglio moderno che, forse, avrebbe potuto essere un po' più scarna e graffiante, vista l'impronta pienamente old school dei Morcolac; tuttavia, "Sanguinaria" è un lavoro realmente ben realizzato e, soprattutto, denso di un pathos, una violenza e poesia sanguinolenta che farà la gioia di qualunque vero vampiro.

Recensione a cura di DiX88

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