Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2025
Durata:non disponibile
Etichetta:Pride & Joy Music Classixx

Tracklist

  1. I WON'T FORGET
  2. ONLY FOR YOU
  3. KAWA/TAKING THE LAST BREATH
  4. WINGS OF LOVE
  5. LOOSE MY PRIDE
  6. THE CHANCE
  7. CHANGE YOUR HEART
  8. TAKE AWAY THE PAIN
  9. TOMORROW
  10. TAKE ME HOME
  11. CHILDHUNTER
  12. I'VE BEEN IN LOVE BEFORE

Line up

  • Marco Schultz: vocals, guitars
  • Wulf Rathke: bass
  • Sven ‘Willy’ Wilking: drums
  • Christian Meier: keyboards

Voto medio utenti

Nella proliferazione di ristampe e “riesumazioni” varie che caratterizza la già piuttosto “asfissiante” discografia contemporanea si fa sempre più fatica a raccapezzarsi e individuare chi veramente meritava una doverosa riscoperta, ma in questo senso possiamo tranquillamente considerare la Pride & Joy Music, con la sua sezione dedicata Classixx, un’autentica sicurezza.
Il quindicesimo volume di tale divisione conferma le suddette certezze, permettendo agli estimatori del rock melodico di fare la conoscenza con i Sacred Season, gruppo tedesco nato nel 1986 e giunto, dopo varie traversie, al debutto eponimo soltanto nel 1994, un momento storico non particolarmente favorevole a sonorità ereditate da REO Speedwagon, Toto, Alien, Journey e Zeno.
Sacred season”, pur ispirato dai “classici”, si rivela un album sorprendentemente “maturo”, forte evidentemente della gavetta che la band di Raisdorf aveva maturato negli anni, riuscendo così a sfornare una dozzina di canzoni parecchio piacevoli nella loro avvolgente e irretente essenza melodica.
Pilotata dalla voce cristallina di Marco Schultz, l’opera esordisce in maniera assai adescante grazie alla verve pomposa di “I won't forget”, ottima opener nonostante un’abbastanza incomprensibile conclusione faceta e funk-eggiante.
Con “Only for you” e “Kawa / Taking the last breath” i Sacred Season scandagliano con esiti molto soddisfacenti il lato più languido del loro animo artistico, un’indole che si ripete nelle pulsazioni crepuscolari di "Loose my pride”, "The chance” e “Take away the pain”, davvero ammalianti e coinvolgenti.
Altrove, vedasi "Change your heart” e "Tomorrow” la band diventa leggermente più dispersiva, mentre dimostra di saper gestire con efficacia gli scatti energici di “Wings of love” e pure di saper trattare con buongusto le influenze Whitesnake-esche di “Take me home” e la grinta di “Childhunter”, mescolandola con una certa perizia alla peculiare raffinatezza armonica.
È un’altra graziosa ballata romantica, intitolata “I've been in love before”, a sigillare i suggestivi contenuti di “Sacred season”, un albo che rischiava l’immeritato oblio (come il suo successore “No man’s land” … e ne riparleremo) e che invece grazie a questa riedizione (disponibile il sole cinquecento copie … quindi affrettatevi) potrà trovare un’adeguata collocazione nelle preziose collezioni discografiche dei cultori del genere.
Recensione a cura di Marco Aimasso

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.