Formatisi nel 2022, i
lätön iniziarono come duo composto da
Woewrb e
Penetreichthus I, quest’ultimo già attivo in Hatespirit e Serpentfyre. Due demo seguirono nel 2023 e 2024, rispettivamente per le etichette di culto Altare e Korpituli. In questo giugno 2025 invece esce il loro primo full-length:
"Portit Pohjolan", tramite la
Signal Rex Records.
"Portit Pohjolan" è un classico Black metal finlandese suonato come Satana comanda, dove partiture atmosferiche, sinfonie dai leggeri echi Folk e sferzate iconoclaste, arricchite da suoni gelidi in grado di riflettere tutta l'ancestrale desolazione delle terre natie, e di avvolgere, tramite tappeti di synth emergenti dalle retrovie, trascinando all'interno delle propaggini abissali della fiamma nera che tanto amiamo.
Un impianto sonoro ruvido e dal sapore analogico che tuttavia riesce a conferire la sufficiente pulizia sonora per distinguere ogni singola dinamica.
Vi è tanta solennità in queste corde nere che vibrano al ritmo del silenzio... vero sottofondo della natura primordiale in cui sono cresciuti questi ragazzi. Vi è disagio, angoscia, rifiuto per il mondo moderno e al contempo amore per le proprie origini, le proprie tradizioni: il mito.
Niente di nuovo per gli amanti della quintessenza del male, nella musica dei
lätön ritroviamo vari elementi simili a realtà come i primi
Horna, i
Baptism, i
Goatmoon... bensì anche come i polacchi
Evilfeast, oltreché varie situazioni affini ai nomi classici del Black norvegese. Ma la passione e l'incantevole nostalgia di cui sono permeate tutte le tracce di
"Portit Pohjolan", ne fanno una gemma nera di rara bellezza.
Sostegno totale.
Recensione a cura di
DiX88
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