I vampiri non esistono solo in Transilvania, ne abbiamo di ottimi anche qui in Italia, prova ne sono i nostrani
Lord Vampyr attivi da tantissimi anni ormai.
La loro musica è un caleidoscopio di diversi generi che vanno dal symphonic black metal, alla musica classica, all'opera passando per la darkwave, il gothic rock ed il classic-power metal, anche se per gli amanti delle classificazioni "Horror Black Metal" è la categoria più appropriata.
La cosa bella è che non è affatto, come potrebbe sembrare leggendo queste righe, un insulso minestrone, al contrario "
The Greatest Bloodbath" è un'opera maestra che merita tutta la vostra attenzione ed il vostro attento ascolto. Il lavoro è lunghissimo ( 1 ora di musica ) ma non ci sono momenti deboli e la stanchezza non fa mai capolino nell'ascolto e questo è già un traguardo per un genere chiuso e schematico come il Black Metal. Fare una sterile track by track sarebbe riduttivo per la validità del disco, sappiate solo che brevi e raggelanti breaks quali "
Rintocchi Di Morte", "Spettro", "Chapter II:le rovine di Karnstein, tra i rovi..la tomba" (titolo pazzesco degno del miglior E.A Poe) fanno da contraltare a sferzate Black come "
Camilla's Awekening" o a momenti più suggestivi ma ugualmente violenti quali "
Black Emperor", con uso sapiente di organo spettrale, vocals femminili provenienti dall'oltretomba e riff che trasudano di un suono classic metal che rende piu' scorrevole l'ascolto; "
Una Lama Nel Buio" è un industrial break che potrebbe uscire da un film di Dario Argento, "
The Ripper" unisce la furia con l'Opera classica grazie d un piano sinistro e ad un andamento mortifero, mentre il lato sinfonico si esalta nella lirica "
Nosferatu- Phantom Der Nacht" che si conclude con un immancabile e sinistro carillon.
Il disco che idealmente si potrebbe dividere tra una prima parte singola ed una seconda, soundtrack di un ipotetico film horror anni '70 pur nella sua semplicità di fondo, deve avere più passaggi per essere apprezzato nella sua interezza, essendo ricco di sfaccettature e momenti che sfuggono ad un primo, veloce ascolto, la produzione è grandiosa e riesce a trasmettere tutta l'inquietudine, la morbosità e la sinistrosità della musica dei vampiri italiani.
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