Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2025
Durata:18 min.
Etichetta:Folter Records

Tracklist

  1. BORSTAL BREAKOUT (ORIGINAL BY SHAM69)
  2. REAL WILD CHILD (ORIGINAL BY IGGY POP)
  3. WE'RE COMING BACK (ORIGINAL BY COCK SPARRER)
  4. GET OFF MY BACK (ORIGINAL BY THE CASUALTIES)
  5. MONGOLOID (ORIGINAL BY DEVO)
  6. WHO WILL SAVE ROCK AND ROLL? (ORIGINAL BY THE DICTATORS)

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

I Whiskey Ritual sono una band che per il sottoscritto rappresentano una sicurezza nel panorama estremo nazionale. Scoperti per puro caso anni addietro su YouTube grazie al tributo a GG Allin realizzato insieme ai Forgotten Tomb, me ne innamorai subito. Primo perché adoro GG Allin, secondo perché ho sempre apprezzato i gruppi black che coverizzano pezzi punk (e qui si potrebbe iniziare un infinito discorso di quanto il punk sia legato con un certo tipo di black metal [chi ha detto Carpathian Forest ed Impaled Nazarene????] ma lasciamo perdere :D). Visti poi un paio di volte dal vivo (una delle quali proprio coi sopracitati Impaled Nazarene in quel di Torino nel 2023) ho potuto apprezzare il loro modo grezzo e genuino di suonare live, senza tanti fronzoli o cazzate, ma dritti al punto, con un sound sporco e attitudine a mille. Attitudine e grezzura che continuano il proprio corso in questo nuovo “Still Scum” che già dal titolo mette in chiaro i proprio intenti, andando a richiamare anche nel nome il Maestro GG Allin di cui sopra. 6 pezzi, per l’esattezza 6 cover, che vanno a scomodare 6 icone del punk come The Casualties, Devo, Iggy Pop, The Dictators, Cham69 e Cock Sparrer, per un totale di circa 18 minuti e 50 secondi di quel fottuto black’n’roll di cui il sottoscritto ha sempre bisogno. I pezzi originali sono tutti dei gran pezzi e le versioni riproposte dai nostri blackster non sfigurano affatto, anzi. Cosa non sempre banale, i Whiskey Ritual sono riusciti a dare a tutte e 6 le cover proposte il taglio tipico del proprio sound, dimostrando un’ottima capacità di interpretazione ed arrangiamento. Il difetto più grande di questo EP sta nel fatto di essere composto da solo 6 pezzi: ne avrei voluti almeno altri 6, magari andando a ripescare qualche chicca di band come The Exploited o The Misfits “prima era”, magari sarà per un’altra volta!
Recensione a cura di Rix619

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.