Scream For Me: Ian Gillan

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Pubblicato il:15/05/2023
Co-autore insieme a Roger Glover del testo di una delle canzoni culto della Storia del Rock ( parlo ovviamente di "Smoke On The Water" ), Ian Gillan è stato anche protagonista di una lunga carriera solista che lo ha visto pubblicare albums di ottima fattura, vediamo insieme come sono andate le cose.
"Scream For Me, Scream For Us, Ian Gillan!"

Innanzitutto va precisato che Gillan solista ha inciso dischi sia come Ian Gillan che come Ian Gillan Band, in questa sede analizzeremo entrambe le produzioni.

CHILD IN TIME (1976) Polydor

Il primo disco solista di Gillan è figlio dei '70 con melodie rock blues ( "Lay Me Down") e belle dosi di psichedelia, progressive e funky/jazz. Si sentano composizioni quali "My Baby Loves Me" alla James Brown o la lunga suite "Let It Slide" dall'andamento lisergico. Da segnalare la versione della titletrack "Child In Time" - che deriva chiaramente dall'omonimo brano dei Purple dell'album "In Rock" del 1970 - qui leggermente più breve e più psichedelica. Un Gillan un pò "inedito" ma sicuramente interessante.

SCARABUS (1977) Island

Terzo ed ultimo album della Ian Gillan Band, "Scarabus" è un disco meno immediato di altri con parecchie dosi di jazz rock e psichedelia (la titletrack, "Apathy", "Country Lights" per citare alcuni pezzi), Gillan tiene a bada i suoi caratteristici acuti per privilegiare linee melodiche spesso soffuse e solo occasionalmente più tirate come nel boogie-rock'n'roll di "Twin Exhausted" o nella più oscura "Mad Elaine" che rimanda ai Purple.
Rythm e fusion dominano in "Poor Boy Hero" e al netto di alcuni brani davvero avulsi dal solito Gillan-sound, il disco puo' considerarsi interessante solo per gli estimatori del cantante e di certe interpretazioni amarcord dei '70 meno duri.


CLEAR AIR TURBOLENCE (1977) Island

Accompagnato da una copertina variopinta, il disco si apre con la lunga titletrack che avrei visto bene come colonna sonora di un telefilm poliziesco anni'70, col suo ritmo jazz/dance fusion/progressive che spiazza non poco. Ma dov'è finito il Gillan rockettaro mi chiedo e, niente, la successiva "Five Moon" non fa che confermare le atmosfere da piano bar delle quali Gillan pare essersi impossessato nell'anno del Signore 1977. Funky a go-go lo troviamo in "Money Lender" - perlomeno un brano ben costruito - ma pur sempre dal mood da telefilm anni '70, "Over The Hill" ha una tipica ritmica progressive che risulta abbastanza stucchevole, ma almeno qui Gillan da grande prova vocale con tanto di urletti, "Goodhand Liza" col suo andamento tribale-progressive fa cadere le braccia, 6 minuti di noia mortale, e l'ascolto non decolla coi brani successivi "Angel Manchenio"( ma che titolo è ??) fa addormentare.
Pare che Gillan non abbia voluto intraprendere una chiara direzione musicale, forse alla ricerca di improbabili sperimentazioni.


ACCIDENTALLY ON PURPOSE (1988) Virgin

È un album dei membri dei Deep Purple Ian Gillan e Roger Glover che, come prevedibile, soddisfa i palati degli estimatori del duo proponendo accanto a brani delicati come "Cloud And Rain" e "She Took My Breath Away" , pezzi di semplice r'n'roll quali "I Thought No" - tutto pianoforte ed armonica -, pezzi dal mood irresistibile come "I Can't Believe You Wanna Leave" che sembra uscita da un disco di Elvis Presley e chicche in puro stile Purple quali "I Can't Dance To That" o la ritmata "Evil Eye" che unisce rock e un pizzico di elettronica. Con "Via Miami" il duo Gillan /Glover ci riporta nuovamente nell'America rythm & blues di Presley, "Lonely Avenue" è una ballad malinconica che poggia tutto sul pathos interpretativo di Gillan, mentre la sbarazzina "Telephone Box" è irresistibile col suo ritmo coinvolgente


NAKED THUNDER (1990) East West Teldec

Dopo aver lasciato i Purple l'anno prima. Gillan si butta a capofitto in una nuova fase della sua produzione solista che vede "Naked Thunder" uscire a Luglio del 1990. Il disco presenta una certa varietà di suoni, latita la matrice hard rock purpelliana a favore di un approccio più "easy listening" addirittura AOR in molte parti con grande spolvero di tastiere ("Nothin But The Best", "Gut Reaction" , "Talking To You"), non mancano invece il r'n'roll frizzante come in "Moonshine" - con un honky tonky piano in bella evidenza - o "Nothin To Lose" e il lato più introspettivo come in "Loving In Borrowed Time". Gillan decide di pigiare l'accelleratore solo nella veloce "Love Gun" ( che ricorda un pò i Van Halen ).


TOOLBOX (1991) East West

Con "Toolbox", Gillan ci regala un bel disco di hard rock pieno di composizioni ficcanti, melodie incisive e gran lavoro chitarristico da parte di Steve Morris e segna l'ultimo lavoro solista prima del ritorno nei Purple nel 1992. La titletrack, "Gassed Up", "Candy Horizon" sono dei rock'n'roll belli tirati come non si sentiva da tempo, "Dirty Dog" ha un riffama che ricorda qualcosa dei Dio, "Bed Of Nails" suona Purple al 100%, Gillan sfodera al solito una grande prestazione vocale non lesinando i suoi famosi acuti ("Picture Of Hell").
Purtroppo "Toolbox" passerà nel dimenticatoio fra la moltitudine di uscite dei Purple e di Gillan stesso ma giova ricordare ciò che disse Chris Welch, colui che aveva scoperto i Cream, : "se Toolbox non avrà successo in ogni parte del mondo, allora vorrà dire che il rock è definitivamente morto". Un album assolutamente da riscoprire.


CHERKAZOO AND OTHER STORIES (1998) Rpm

Pur riproponendo in parte le sonorità soul funky rock dei '70 ci sono alcuni brani sicuramente più ariosi, e meno psichedelici, che ricordano il rock beat dei Beatles parlo di "The Bull Of Birantis", il "Hogwash" o "Monster In Paradise" ad esempio. Ci sono anche pezzi in stile rock anni' 60 alla Elvis come le frizzanti "Trying To Get You" e "Ain't That Lovin You", impossibile non farsi trascinare dal ritmo irresistibile di questi brani," Music In My Hands" è puro soul anni '50 e "She Called Me Softly" è rock n roll blues di vecchio stampo, demenziale invece la finale "Untitled, Hidden Track" uno sproloquio esilarante.


GILLAN'S INN (2006) Immergent

Un album per certi versi inatteso, "Gillan's Inn" offre grandi numeri grazie a duetti di prim'ordine con gente del calibro di Joe Satriani come nella quasi speed-metal "Unchain Your Brain", o nella lenta e potente "Bluey Blue Sea" con Janick Gers, "Day Late and a Dollar Short" ci presenta addirittura l'ex Scorpion Uli Roth e RJames Dio(!). Il disco uscì per celebrare i 40 anni di carriera di Gillan per cui non deve sorprendere la sfilata di grandi guests, Toni Iommi lo troviamo ad esempio in "Trashed" (dal disco "Born Again" dei Black Sabbath), Joe Satriani e Don Airey invece conferiscono a "Hang Me Out to Dry" un sound purpelliano doc, abbiamo la famosa e struggente ballad dei Purple "When Blind Man Cries" con Jeff Healey, Tommy Z e John Lord. Come non godere, poi, con l'immortale riff di "Smoke On The Water" risuonata con Steve Morse, Ian Paice, Roger Glover, così come altri classici dei Purple ("Speed King") con Satriani alle 6 corde ?

ONE EYE TO MOROCCO (2009) Ear Music

Ecco l'album della maturità del Gillan solista, un artista che non solo non deve dimostrare niente a nessuno (e ci mancherebbe), ma che ha raggiunto l'equilibrio fra le irruenze rock dei Purple e le scappatelle nel soul-jazz.
Dimenticatevi qualsiasi velleità metal tipo periodo "Toolbox" così come qualsiasi divagazione lisargica sperimentale periodo 1977, qui Gillan trova un suono pacato ma eccitante, un po' rock, un po' soul, un po' blues, senza lanciare acuti ma modulando la voce con la classe che gli è propria.
"Girls Goes To Show" mette in pace i vostri sensi, la titletrack è un magnifico viaggio musicale fra soft rock e melodie medio - orientali, "No Lotion For That" vi farà battere il piedino col suo ritmo incalzante, "Change My Ways" è un r'n'r frizzante con chitarre, una bella armonica e hammond, "Better Days" è un blues da luci soffuse con la voce ammaliante di Gillan, "Ultimate Groove graffia col suo ritmo.
Disco completo, vario e maturo degna chiusura della carriera solista di un grande artista.

Articolo a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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