Terzo album della loro carriera per i lombardi
Endless Pain che, complice l'arrivo di
Hate alla voce (nonchè per completezza di informazione di
Mattia Fusaro alla batteria al posto di
Luigi Faglia), spostano il loro target musicale in direzione death metal rispetto all'old school thrash degli esordi.
Il mio collega Roberto Alfieri aveva mosso delle critiche in occasione del loro secondo lavoro del 2008 intitolato "De-Generation War" e purtroppo anche il sottoscritto nonostante ripetuti ascolti non riesce ad assegnare la sufficienza a "
Chronicles of Death", un disco peraltro che si presenta piuttosto bene a partire dall'ottima copertina e dalla produzione più che adeguata.
Semplicemente a non decollare è ancora il songwriting che non convince per costanza e qualità, mostrando poca ispirazione e denotando idee poco efficaci ed illuminate, unicamente condotte da una buona potenza di base ma che non va a parare da nessuna parte a causa di riffs piuttosto mosci che al termine del disco non rimangono in mente e che anche durante l'ascolto non esaltano, non creano fomento, non fanno sbattere nè testa nè piedi.
Anche la "svolta" death non convince affatto (anche perchè effettuata solo in parte...come se volessero tenere il piede in più staffe) ed alla fine della fiera si ha l'impressione di avere di fronte una band che al momento non è nè carne nè pesce; è un peccato che dopo tre album gli Endless Pain non abbiano ancora trovato la quadratura del cerchio ma al momento siamo costretti a bocciare nuovamente la loro proposta, confidando ulteriormente nel futuro.
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