Ed eccoci alle prese con un lavoro dove le influenze dei Nightwish sono ancora piuttosto evidenti - ma direi anche inevitabili - per una formazione che si è fatta le ossa proprio come cover band di Tuomas Holopainen e soci.
E' comunque altrettanto evidente come i
SinHeresY abbiano un grande potenziale e siano già in grado di farsi valere con la loro prima uscita "The Spiders and the Butterfly", un EP inizialmente autoprodotto dal gruppo stesso, poi ben presto preso in consegna dalla Revalve Records.
Certo, la prima cosa che si fa subito notare - ed apprezzare - è la bella voce di Cecilia Petrini, ma al suo fianco non sfigura nemmeno quella della sua controparte maschile, Stefano Sain, che si allontana da
canoni più scontati del genere, inseguendo raramente passaggi più aggressivi, sia con il growl (appena accennato su "Merciless Game") sia in screaming, mettendo invece in evidenza quel bel timbro vocale che, ad esempio, gli permette di donare pathos e colore alla ballad "Forever Us".
Se a questo aggiungiamo altri tre musicisti che hanno dimostrato di saper suonare, il chitarrista Lorenzo Pasutto e la sezione ritmica composta da Davide Sportiello ed Alex Vescovi, un'ottima registrazione ed un curato artwork, otteniamo un chiaro risultato: i SinHeresY sono partiti in quarta ed affonderanno sicuramente il colpo alla prima occasione che gli si darà loro.
L'ombra dei Nightwish lambisce ancora l'opener "Temptation Flame", poi con la titletrack i SinHeresY creano un piccolo gioiellino dove fanno risplendere tutte le proprie capacità, ed oltre a quelle individuali appena sottolineate, anche a livello di songwriting e negli arrangiamenti (davvero notevoli nella conclusiva "When Darkness Falls"), con esiti ben al di sopra alla media per degli esordienti.
Le già citate "Merciless Game" e "Forever Us" mostrano, rispettivamente, il lato più aggressivo e quello più melodico del gruppo, ma per entrambe ecco la conferma di come dietro ai microfoni dei SinHeresY ci sia una coppia di vocalist che non va mai sopra le righe ed abile a
completarsi ed a creare il giusto feeling.
Consigliatissimi.
Well, it's a dirty job but someone's gotta do it
And it's a dirty review but someone's gotta write it ...
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