Nocturnal Graves - ...from the Bloodline of Cain

Copertina 7

Info

Anno di uscita:2013
Durata:34 min.
Etichetta:Hells Headbangers Records

Tracklist

  1. PROMETHEAN WAR
  2. SLAVE ANNIHILATION
  3. THE CONQUEROR’S FLAME
  4. ASCENSION THROUGH LUCIFER’S MIGHT
  5. THROUGH THE DEVIL’S FLESH
  6. IRON COMMAND
  7. THE GREAT ADVERSARY
  8. …FROM THE BLOODLINE OF CAIN

Line up

  • Nuclear Exterminator: vocals, bass
  • Decaylust: guitars
  • Sharpnel: lead guitars
  • L. Wilson: drums

Voto medio utenti

L’Australia ha sempre vantato un’ottima scena thrash/black, basti pensare a gruppi come Destroyer 666, Razor of Occam, o ai seminali Hobbs Angel of Death, che hanno dato il via a tutto il movimento estremo del nuovo continente… Beh, alla lista potete tranquillamente aggiungere anche i Nocturnal Graves, e non è certo un caso che nella line up figurino personaggi che proprio in quei gruppi, in maniera più o meno di passaggio, hanno militato, a partire proprio da Nuclear Exterminator, il master mind e factotum della band. Ed è proprio con dell’ottimo blackned thrash metal che abbiamo a che fare con questo “…from the bloodline of Cain”, secondo full length per la band di Melbourne. 34 minuti, tanto basta ai Nocturnal Graves per martoriare le nostre orecchie con una manciata di brani corti, letali, diretti e brutali. Certo nulla di nuovo all’orizzonte, le tematiche sono le solite e abusate (occultismo, satanismo, etc… un titolo su tutti: "Ascension through Lucifer's might"), i riff e le ritmiche non si discostano da quanto già proposto in passato da centinaia di band simili, il look, manco a farlo apposta, è tutto pelle, borchie e armi bianche. Ma poco importa, tutto sommato, perché i nostri ci sanno fare maledettamente bene, e riescono a metter su otto brani che lasciano senza respiro, non danno un attimo di tregua, e grazie a un riffing particolarmente ispirato, e alla voce di Nuclear Exterminator, tagliente e acida a puntino, riescono a rendere questo album davvero interessante ed ascoltabile. Va da sé che imbarcarsi in un track to track per un disco del genere non ha assolutamente senso, sia perché non c’è una traccia che merita più attenzione delle altre, sia perché per lavori come questo ciò che conta è l’insieme. E solo ascoltandolo tutto d’un fiato riuscirete ad apprezzarne la potenza annichilente e a farvi male a dovere… Quindi, bando alle ciance, se oggi v’è andata storta qualcosa e volete spezzarvi il collo per una mezz’oretta per riprendervi, fidatevi, “…from the bloodline of Cain” è la cura giusta…
Recensione a cura di Roberto Alfieri

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