La carcassa in decomposizione dell’Ungheria ci propone una nuova realtà dedita a blasfemi culti infernali. I
Tyrant Goatgaldrakona vomitano tutto il loro disprezzo e il loro odio attraverso sette pezzi di violentissimo old school death metal in cui ad elementi tipici del sound di Incantation si mischiano Archgoat e Blasphemy.
Pochi secondi di ascolto dell’opener “The mountain of Irkalla” ci fanno capire che il viaggio verso gli inferi è di sola andata: assalti fragorosi e torbidi rallentamenti abilmente assemblati senza ricorrere a chissà quali soluzioni/innovazioni a dimostrazione che l’attitudine giusta ha ancora il suo peso nel death metal.
Qualche pecca ed ingenuità emerge durante lo scorrere dei minuti, in particolar modo un approccio al songwriting troppo ripetitivo, ma che non ridimensiona di molto le buone sensazioni che “Horns in the dark” lascia nell’ascoltatore.
Il “materiale umano” su cui lavorare c’è, così come il
physique du rôle, resta da vedere come il duo maturerà nel prossimo avvenire.
Nel frattempo…alzate il volume ed inneggiate al Maligno!
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