Circle Of Illusion - Jeremias - Foreshadow Of Forgotten Realms

Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2013
Durata:79 min.
Etichetta:Generation Prog Records

Tracklist

  1. OVERTURE
  2. THE BEGINNING
  3. THE RUN
  4. THE MEMORY RETURNS
  5. THE PARTY
  6. CLOSING DOORS
  7. NEW AGE
  8. CONTINUUM
  9. SARAH'S DREAM
  10. 13TH FLOOR
  11. NIGHTMARE

Line up

  • Gerald Peter: keyboards, orchestrations
  • Rupert Träxler: lead and rhythm guitars
  • Aaron Thier: drums
  • Stephan Först: bass
  • Taris Brown: vocals
  • Carole Cole: vocals
  • Elga Shafran: vocals
  • Ulrike Müllner: violin

Voto medio utenti

Ormai da qualche anno la scena prog-metal internazionale ha iniziato a subire scossoni che hanno lasciato segni indelebili: band come Opeth, Leprous, Tool hanno intarsiato nuove trame sonore dimostrando una volta per sempre che "tutto è possibile". In una scena così fervente, circa due anni fa, un giovane tastierista austriaco di nome Gerald Peter ha trovato il coraggio (e la squadra) per dare vita a un progetto da tempo nel cassetto che, oggettivamente, non ha niente a che vedere con le band sopraccitate, ma ha nella sua originalità artistica il suo più grande punto di forza. Sulla carta il disco in questione è il solito "concept-album", dalla trama non proprio limpida che dovrebbe trattare di quella che viene definita dallo stesso autore "ambivalenza delle emozioni umane" (?) con tre cantanti a dare voce ai personaggi (uno maschile e due femminili). Ma a vincere questa volta è davvero la "visione musicale" di Peter, in grado di fondere sapientemente metal, musica cinematografica, funk, musical e swing con una naturalezza davvero invidiabile. L'apertura è affidata al brano "Overture" (sì, dal questo titolo l'originalità proprio non si percepisce, mi rendo conto) che anticipa, senza entrare troppo nel dettaglio, quello che verrà, ovvero arrangiamenti sinfonici magniloquenti e contrappunti strumentali decisamente articolati. La successiva "The Beginning" è uno dei vertici dell'intero album, dove un cantato che rimanda vagamente ai Pain Of Salvation si appoggia a un tappeto musicale funky-disco, con sprazzi di metal e di swing. Discorso simile si può fare per "The Run", che ha nei troppi "yeah, yeah" cantati il suo unico neo. "The Memory Returns" è un'altra composizione ben riuscita, con un intreccio vocale molto vicino alle sonorità dei Therion. "The Party" è un breve intermezzo non fondamentale, che prelude a "Closing Doors" (che, per la cronaca, pare essere stato il primo vero provino dell'intera opera), un po' più lineare rispetto a quanto finora sentito ma non per questo meno riuscita. L'altro apice di "Jeremias" è sicuramente "New Age", il cui sviluppo rimanda ai Dream Theater del periodo "Octavarium", con un'azzeccata stesura vocale (con tanto di "leitmotiv" ad "aiutare" l'ascoltatore) e strumentale (sorprendente l'inserto "techno/nu-metal"). "Continuum", nella sua coerenza, è forse troppo lunga, ma apre il sipario alla deliziosa "Sarah's Dream", che poteva essere una banale "ballad strappalacrime" e invece trova nei ritmi bossa-nova il suo principale motivo d'esistere. "13th Floor", dall'incipit "burtoniano" nell'orchestrazione, è un brano piacevole ma non particolarmente rappresentativo (nonostante ne fosse stato realizzato un filmato promozionale prima della pubblicazione del disco). Il finale è affidato a "The Nightmare", 16 minuti di epicità con vari cambi di atmosfera, assoli a profusione, il tutto comunque saldamente ancorato a sonorità metal più canoniche. Dal punto di vista della produzione c'è poco da dire, tutto è ben definito e intellegibile (qualche appunto giusto sulla batteria, un po' finta, in particolare direi che il rullante suona decisamente secco) così come sulla prova dei musicisti/cantanti coinvolti, davvero superlativa, e la grafica del corposo booklet curata in ogni dettaglio. Diciamo pure che il disco non è per tutti (79 minuti e 59 secondi spalmati su 11 canzoni, fate due conti) e di carne al fuoco ce n'è parecchia ma mi sento comunque di promuovere questo tipo di approccio un po' "folle" e consiglio vivamente il disco a chi è in cerca di qualcosa di "avventuroso".
Recensione a cura di Gabriele Marangoni

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.