Dopo aver ristampato lo scorso anno l’album d’esordio
“Satan’s cross” (la cui recensione ad opera del buon Marco Pezza potete leggere cliccando
qui), i black/thrasher australiani
Nocturnal Graves tornano in pista, tramite
Season of Mist, con “
Titan”, terzo capitolo della discografia.
Sarebbe fin troppo facile associare alla band un altro gruppo australiano dal percorso similare, i più famosi
Destroyer 666 nelle cui fila hanno militato sia
Nuclear Exterminator - Il lider maximo dei
Nocturnal Graves, al secolo
Jarro Rapahel - e il chitarrista
Shrapnel, ma ciò costituirebbe un approccio superficiale alla musica di entrambe le formazioni in quanto sono presenti elementi che le distinguono una dall’altra.
Valga come esempio la predisposizione dei
Nocturnal Graves alla composizione di pezzi più ritmati e cadenzati, senza sentire il bisogno di correre come dannati dalla prima all’ultima nota oppure come il malcelato autocompiacimento nel produrre riff più lenti e sulfurei che si ripropongono di volta in volta nel corso dell’ascolto.
Eppure la miscela black/thrash della band, forte anche da una linearità “scolastica” che ne facilita l’assimilazione quasi a prender per mano l’ascoltatore, funziona.
“Titan” è decisamente piacevole. Le pecche, specie nelle tracce in cui estendono un po’ troppo il minutaggio, non inficiano un’opera “quadrata”, potente, pensata da una band che sa fare il suo lavoro come si deve e che dà sempre l’idea di sapere cosa sta suonando e che difficilmente vi farà rimpiangere di aver buttato via i vostri soldi.
Un lavoro questo che permetterà ai
Nocturnal Graves di consolidare il proprio nome, una base forte per poter ambire nel prossimo futuro ad un qualcosa di più importante.
Nel frattempo lasciatevi andare ad un sano headbanging australiano.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?