Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2021
Durata:46 min.
Etichetta:Osmose Productions

Tracklist

  1. DET BLOER PAA ALT SOM SPIRER
  2. MARTYRER AV KRISTUS
  3. NAAR TAAKEN FORTAERER ALT
  4. MED RIVE OG LIME
  5. I MOERKET SLUMRER RAVNEN
  6. GUDSMENN DERES SVIK ERKJENN
  7. DET VISKER I VEGGENE
  8. LANGT DER BORTE I DET FJERNE

Line up

  • Serpentr: vocals, guitars
  • Atyr: guitars
  • Ormr: vocals
  • Sveinr: bass
  • Anti-Christian: drums

Voto medio utenti

Durante una delle nostre dirette redazionali su Youtube, mi è capitato di esprimere la mia opinione sulla scena black metal norvegese che, per come la vedo io, dopo i fasti del passato, è quella meno interessante da seguire per via di una proposta che non ha saputo mantenere elevati standard qualitativi.
Come in tutte le cose, tuttavia, esistono le eccezioni.
Nel nostro caso l'eccezione si chiama Nattverd, un gruppo nato negli anni 90 che, tuttavia, ha iniziato a rilasciare album solo nel 2017 e che oggi, con "Vandring", da alle stampe, sotto Osmose, quello che è il loro lavoro migliore e, di certo, uno degli album più convincenti usciti dalla terra dei fiordi negli ultimi tempi.
Cosa ha di speciale questo lavoro?
Superficialmente poco, nel senso che i Nattverd non inventano niente di nuovo ed il loro black metal è, tutto sommato, "canonico".
Se, invece, scendiamo in profondità, ci rendiamo conto che il gruppo ha fatto un grande lavoro in fase di composizione, non solo progredendo enormemente rispetto ai primi due album, ma riuscendo ad inserire nell'amalgama sonora, fatta di gelo ed intransigenza, nuovi elementi malinconici, epici e melodici che rendono "Vandring" un concentrato di atmosfere evocative e glaciali in grado di riconciliarci con il vero spirito del vero metallo nero che, come in questa occasione, non smette di emozionare quando è l'emozione stessa a fluire lungo ogni singola nota ed inflessione di canzoni semplicemente perfette nel dipingere il nord e le sue suggestioni.
"Vandring" è un album devastante, è il soffio incessante del vento ma è, anche, atmosfera, una atmosfera inquieta e raggelante magnificamente esaltata da un suono nitido e "preciso" e da arrangiamenti di grande ispirazione che consentono ai Nattverd di alternare rallentamenti carichi di orgoglio a sfuriate in blast beat che, letteralmente, spazzano via ogni cosa senza rinunciare, tuttavia, a quella vena melodica, alla quale ho già accennato, che rende il disco un purissimo concentrato di neve e poesia epica che ti si appiccica sulla pelle come una sorta di patina bianchissima in grado di darti brividi di piacere e di portarti in una dimensione parallela in cui sognare.
I Nattverd, concludo, dimostrano ancora una volta che per creare grande musica non servono chissà quali trovate o quali soluzioni strambe: ciò che conta è la passione, folle, per quello che si suona ed il cuore, chiaramente nero, che guida la mano dell'artista nel mettere sul pentagramma il proprio sdegno e la propria misantropia verso un mondo che, di giorno in giorno, sta morendo perso, com'è, dietro alle cose futili.
Io faccio solo una cosa: applaudo e mi godo ciò che ancora esiste di buono.

OJCIEC kopiacy grob dzla dzieciakow, jest zrozpaczony, placze nad groBem.

Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 01 mag 2021 alle 10:23

Epicamente nero, splendido a partire dalla copertina così simile a quella dell'ultimo Bròn. Bellissimo.

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.