Ricordare che sono stati formati da
Lorenzo Canevacci (ex chitarrista del gruppo hardcore Bloody Riot) è d'obbligo - peraltro anche il buon Aimasso aveva toccato il tema nella sua recensione di "Notebook" - ma da un certo punto di vista potrebbe risultare limitativo per introdurre questo quartetto capitolino, ormai al quarto album.
Comunque ormai è andata, e quindi passiamo a "
In the Temple of Feedback", che ha dalla sua un artwork e un titolo che ti portano a pensare a quali messaggi potrebbero sottintendere, creando così curiosità e aspettative nei confronti delle dieci canzoni presenti nella tracklist. Uno stimolo che riguarda non solo il contesto lirico, che per i
Wendy?! resta "
il mezzo per esprimere il proprio essere alternativo a un sistema che cerca di ingabbiarci, e comunicare i propri pensieri e i propri valori attraverso la musica..." ma pure l'aspetto musicale. Infatti, dopo una breve intro strumentale ecco che "
T.N.M.A." (Tecnological New Middle Age) è promotore di un Rock ruvido e rivoltoso che attinge direttamente dagli anni '80 e dalla fonte del Punk e del Garage Rock. L'anima più Rock'n'Roll e Blues della band salta fuori nella seguente "
The King of Mud", mentre poi quello che si delinea su "
Rock These Ancient Ruins" è un Hard Rock d’ispirazione Seventies. Solo tre brani ed è già evidente come il desiderio dei
Wendy?! di non sentirsi limitati in una specifica categoria musicale, si sia avverato. Questo legittima, quindi, anche i toni intimistici di una "
27th Dream", dove ai cori scopriamo anche la nuova bassista,
Paola Altobelli, e dell'acustica, con tanto di armonica, "
Song for Johnny". Le distorsioni della strumentale "
Welcome to the Temple" ci introducono ad uno degli episodi più briosi del disco: "
Because of You", per quando nemmeno "
What Did You Get", ben sorretta dal guitarwork di
Lorenzo Canevacci, o la blueseggiante "
Spider Girl", se ne stiano lì a guardare cosa succede.
La resa sonora del disco è coerente, retrò e con quel velo vagamente fumoso che i
Wendy?! hanno ottenuto grazie alla collaborazione del produttore
David Petrosino (che ricordo come cantante dei Sailor Free) e le registrazioni tenutesi presso gli studi della
Tide Records.
Chi ha qualcosa da dire, trova sempre lo spazio per farlo, e i
Wendy?! non si sono tirati certo indietro.
Metal.it
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