Finite le (mie) vacanze trovo il tempo di buttare giù qualche riga per 'raccontarvi' di uno degli album che più mi ha fatto compagnia in questa torrida estate, ovvero il soffocante debut album degli australiani
Malignant Aura … uscito a fine maggio, quest'album si é installato nella mia (virtuale) playlist qualche settimana dopo e non ne é ancora uscito... un capolavoro ? Un disco unico ? Un buy or die (come si diceva una ventina d'anni fa) ? No, niente di tutto questo , 'solo e soltanto' un disco di doom/death fatto con le palle (fumanti) da 'specialisti' del settore, che hanno appagato in 6 pezzi e quasi 54' , la loro voglia di annichilimento sonoro, massacrando l'ascoltatore fino allo sfinimento … sin dal primo momento che li ho ascoltati mi é venuto subito da pensare che se gli
Incantation invertissero la percentuale death del proprio sound con quella doom dei loro rallentamenti, suonerebbero proprio cosi (senza dimenticare l'obbligatoria presenza dei mai troppo lodati
Ulcerate) … che vuol dire ? Vuol dire che tra l'agonia asfissiante della celebrativa opener
'Malignat Aura' o
'There Is Blackness In The Water' dove non c'é luce e non c'é speranza, si scorgono, nello svilupparsi dell'album, anche momenti più propriamente death, dove si alza anche la velocità e l'impatto distruttivo é ancora maggiore, illudendo l'ascoltatore di aver trovato finalmente un po' d'aria, facendolo, invece, ripiombare subito nell'asfissia più totale poco dopo. Un gioco d'alternanza di momenti brutali e angoscianti, tritatutto e lugubri ( la title track é un vero 'manifesto' a questo proposito) , che fa di questo
'Abysmal Misfortune Is Draped Upon Me' un album dal quale difficilmente riuscirete a staccarvi e che vi trascinarà nel più puro oblio musicale. MA confezionano un album 'semplice' che, senza la pretesa di rivoluzionare niente, vi stupirà per qualità, potenza e abrasione... da ascoltare senza moderazione quando il sole picchia forte sui vostri metallici crani … I can't breath