La band belga esce col primo full length - dopo un E.P. del 2019 - e ci spara addosso uno sludge metal massiccio che unisce elementi progressive e stoner rock creando un magma sonoro fatto da 8 pezzi monolitici che piaceranno ai fans di Mastodon, Gojra e Baroness.
Avrete già capito che siamo di fronte a brani possenti che fanno del riff pesanti e rumorosi il loro punto di forza, creando un muro di suono sul quale si stagliano, alternandosi, vocals simil-growl e pulite che creano un bel contrasto, Le chitarre non disdegnano linee melodiche ricche di groove (
Breathcatcher"), mantenendo le ritmiche su mid-tempo dal grande impatto, ci sono sovraincisioni, break e chorus che stizzano l'occhio al metalcore. La forza di
Conundrum sta nel saper unire suono marcio e assordante con melodia e riff schiacciasassi ("
Accross The Styx"), la musica dei Nostri è maestosa e allo stesso tempo sinistra con sconfinamenti nel proto metal alla Voivod per poi spiazzarci con rallentamenti, chorus melodici ed impennate fulminanti ("5P97", "
Oumuamua")
I solos sono tecnici e ben inseriti nel corpo delle canzoni anche se non sono il tratto dominante della musica dei
Left Eye Perspective, che punta a massacrare i nostri padiglioni auricolari con cascate di riff pesanti come macigni ("
Atlantis"), l'impressione che si ha ascoltando "
Conundrum" è quella di una cascata di lava che lenta ed inesorabile avvolge tutto e tutti.
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